danno neurologico

Nuove scoperte per il danno neurologico

Il danno neurologico produce risposte differenziate tra maschi e femmine

Uno studio condotto in collaborazione da esperti del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Irccs Fondazione Santa Lucia, l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e l’Università Kore di Enna ha rivelato che il danno neurologico produce risposte differenziate tra maschi e femmine, con il tessuto adiposo che svolge un ruolo chiave in questa disparità. Questa scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica “iScience,” getta nuova luce sulla medicina di genere.

Numerose ricerche avevano precedentemente suggerito che le donne fossero più sensibili al dolore cronico, specialmente quando di origine nervosa. Tuttavia, le cause di questa differenza erano rimaste sconosciute fino a questo studio. I ricercatori hanno identificato il tessuto adiposo come un elemento fondamentale nel determinare risposte metaboliche e infiammatorie diverse tra i sessi a seguito di danni neurologici. Questo contribuisce a spiegare la maggiore suscettibilità delle donne al dolore neuropatico.

Nel dettaglio, in risposta a lesioni nervose, il tessuto adiposo maschile promuove la glicolisi, riduce la spesa energetica e abbassa i livelli di acidi grassi insaturi. Inoltre, favorisce il rilascio di molecole rigenerative e protegge contro lo stress ossidativo, creando un ambiente che favorisce la rigenerazione dei nervi. Diversamente, il tessuto adiposo femminile mostra una lipolisi e un’ossidazione degli acidi grassi alterate, un aumento della spesa energetica e una maggiore secrezione di ormoni steroidei che influiscono sul metabolismo del glucosio e dell’insulina. In pratica, il tessuto adiposo femminile risponde al danno con un metabolismo simile a quello osservato in persone con neuropatie diabetiche, contribuendo anche alla generazione e al mantenimento del dolore neuropatico.

Questa scoperta apre nuove prospettive terapeutiche per il trattamento dei danni neurologici periferici, ponendo l’accento sulle differenze di genere. Tuttavia, saranno necessarie ulteriori ricerche per sviluppare terapie mirate in base al sesso e identificare obiettivi terapeutici specifici.

About Ilaria Fancelli

Sono una studentessa al terzo anno del corso di laurea in Scienze della Comunicazione. Possiedo una spiccata passione per la musica, la grafica e il mondo del beauty.