Il turismo italiano attrae migliaia di viaggiatori stranieri con una spesa record
L’industria del turismo italiano sta vivendo un anno eccezionale con la spesa dei viaggiatori stranieri che raddoppia rispetto all’anno precedente, secondo il rapporto 2023 della Banca d’Italia sui viaggi. Questi risultati positivi sono un sollievo per il settore turistico che aveva sperato in una rapida ripresa dopo gli impatti devastanti della pandemia. Anche se alcune aspettative sono state riviste nel corso dell’anno, i numeri sono senza dubbio incoraggianti.
Il turismo balneare rimane una delle scelte preferite dagli italiani. Un caldo record ha spinto una crescita del 2% nei viaggi in montagna rispetto al 2022, secondo gli analisti di Vamonos-Vacanze.it, un tour operator italiano specializzato in vacanze di gruppo. Nonostante l’inflazione e il rincaro dei prezzi, il settore turistico italiano si prevede chiuderà l’anno in linea con l’anno precedente. Si sta assistendo a un forte afflusso di turisti stranieri nelle principali città d’arte come Roma, Firenze, Venezia e Napoli. In particolare, i turisti tedeschi, francesi ed americani sono tra i principali visitatori di queste città.
L’analisi del turismo della Banca d’Italia
Secondo la Banca d’Italia, la crescita delle entrate turistiche è stata alimentata sia dalla spesa dei viaggiatori provenienti dall’Unione Europea che dai paesi esteri. Gli Stati Uniti, in particolare, hanno contribuito in modo significativo alle entrate turistiche dell’Italia. La spesa per i “viaggi di vacanza” è stata guidata principalmente dai “viaggi culturali” e dalle visite alle città d’arte. Inoltre, la spesa associata ai “viaggi di lavoro” è aumentata notevolmente, in un contesto di ripresa del turismo internazionale globale.
La spesa dei viaggiatori italiani all’estero è aumentata del 106%, raggiungendo i 26 miliardi di euro. L’Italia invece ha ampliato la sua quota di mercato sul turismo globale al 4,5%, diventando il quinto paese al mondo per entrate turistiche. Tuttavia, la spesa dei viaggiatori russi si è ulteriormente dimezzata, rappresentando solo lo 0,2% delle entrate turistiche dell’Italia.
Le entrate legate ai “viaggi di vacanza” rappresentano il 60% delle entrate totali, e sono state trainate dalla forte crescita delle visite alle città d’arte (+275%). Anche le spese per i “viaggi di lavoro” hanno superato i livelli precedenti alla pandemia. L’industria turistica italiana sta vivendo una ripresa eccezionale. Vi è stato un aumento significativo delle entrate turistiche e una spesa record da parte dei viaggiatori stranieri. Ciò dimostra che l’Italia rimane una destinazione attraente per i turisti di tutto il mondo.