Negli ultimi anni il tennis italiano è tornato a nuovo splendore. Una brillantezza e una presenza importante nel panorama del tennis mondiale come mai si era visto nella storia di questo sport.
Certo in passato anche il paese del tricolore ha avuto i suoi campioni, come Nicola Pietrangeli, Adriano Panatta o Corrado Barazzutti. Ma in questi anni il movimento tennistico si è fatto più importante sfornando uno dopo l’altro elementi di grande pregio come Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini, questi tre più volte entrati nella Top10 mondiale, e poi i giovanissimi Matteo Arnaldi, Flavio Cobolli o Luca Nardi. Giovani dalle grandi speranze e top player che possono dire la loro sui più grandi campi internazionali e provare a giocarsela con i più grandi tennisti come Djokovic, Alcaraz, Tsitsipas e Rune. Sono cinque attualmente gli atleti italiani presenti nella top 100 mondiale con in testa su tutti Sinner, seguito da Musetti poi Arnaldi, Sonego e Berrettini.
Jannik Sinner
È Jannik Sinner oggi il miglior tennista italiano. Attualmente al sesto posto della classifica ATP il ventiduenne altoatesino nei primi mesi del 2023 è riuscito a conquistare una ottima vittoria al 250 di Montpellier, cosa che gli ha permesso di raccogliere il settimo titolo più importante in carriera, insieme alle grandi soddisfazioni di vittoria contro Stan Wawrinka e Taylor Fritz all’Indian Wells. E comunque il 2023 di Sinner è sicuramente il migliore della sua carriera con un bilancio, a poche settimane dalla fine della stagione, di 44 vittorie e 13 sconfitte e una percentuale di successi del 77,2%. Dato impressionante è proprio questa percentuale di vittoria che nel circuito ATP, lo porta a piazzarsi dietro mostri sacri come Novak Djokovic, Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev. E proprio Sinner, stando agli esperti del mondo della racchetta e a guardare le quote sull’esito sulla Coppa Davis che indicano l’Italia favorita insieme alla Spagna, se dovesse riuscire a recuperare potrebbe essere l’arma in più per la Nazionale italiana di vincere il torneo. Si tratta di un risultato alla portata nonostante il passo falso contro il Canada ma con la sorte che ha messo l’Olanda di fronte agli Azzurri nei quarti di finale del torneo, dunque riuscendo ad evitare, almeno per il momento, i giganti di Serbia e Inghilterra.
Lorenzo Musetti
1925 punti nel ranking ATP, appena 21 anni e già tra i primi venti al mondo. Anche Lorenzo Musetti, come il suo collega altoatesino, è attualmente tra i fenomeni della nuova generazione azzurra di tennis che ha visto il suo 2023 gasarsi con una grande vittoria a Montecarlo contro Novak Djokovic, in rimonta dopo aver perso il primo set, vincendo i rimanenti due per 7-5 e 6-4. Un finale di 2022 che è stato la rampa di lancio per un 2023 di consacrazione, di maturità. Un anno in cui non si gioca più ma si fa sul serio per dimostrare al mondo che nel panorama internazionale anche Musetti può dire la sua. Una situazione che ha ovviamente creato un certo peso per il giovane tennista carrarese, alternando per questo ottime gare a sconfitte inspiegabili. Così dopo una prima parte di stagione molto altalenante Musetti ha trovato una certa continuità tanto sulla terra battuta quanto sull’erba trovando sei vittorie e due quarti di finale.
Lorenzo Sonego
Non un anno brillantissimo per il numero 58 al mondo. Dopo le finali di Coppa Davis a novembre 2022 e l’ottima prestazione agli Australian Open contro Hubi Hurkacz ci si aspettava che il 2023 di Sonego fosse di ben altra pasta. Invece il tennista torinese sta faticando non poco dall’inizio dell’anno, alternando buone prestazioni a sconfitte clamorose. A Dubai vince contro Auger-Aliassime con un quarto turno a Miami arrendendosi poi a Francisco Cerundolo. Poi le presenze in Nazionale in Coppa Davis con la figuraccia contro il Canada ma la super prestazione contro il Cile, per poi perdersi in un bicchiere d’acqua contro il francese Ugo Humbert.
Matteo Arnaldi
Insieme a Musetti è il volto nuovo e giovane del tennis italiano. Un ragazzo che si sta facendo strada partita dopo partita, a 22 anni al 42° posto del ranking ATP, un tennista dotato di un potente rovescio incrociato e lungolinea. E la crescita nel dritto e nel servizio sono state evidenti. Nel Challenger di Germania vinto da Arnaldi il tennista italiano si è distinto per un tennis aggressivo e forte, dimostrato anche nel Master 1000 di Madrid. E fino alle ottime prestazioni in Coppa Davis con la maglia italiana come sostituto di Sinner. Arnaldi è un ragazzo che non ha paura e si lancia nella sfida come pochi. Con un po’ di tecnica in più e un fisico più strutturato potrebbe anche iniziare a scalare la classifica ATP con non poche soddisfazioni.