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Il 31 ottobre alle ore 17, Spaciada sa Bregùngia e Su Tzìrculu organizzano una festa per bambine e bambini in occasione de Is Animeddas.
Alle 17 si parte da Su Tzìrculu, via Molise 58 a Cagliari, per fare una passeggiata lungo tutta la via alla ricerca di un’offerta per le anime.
Alle 18 si festeggia tutti insieme a Su Tzìrculu. Durante questa occasione i bambini dovranno essere accompagnati da un adulto.
Is Animeddas
Is Animeddas, la festa delle anime, trova voce e memoria nei racconti dei nostri anziani che, in questi giorni da bambini, il primo e il due di novembre, si preparavano ad accogliere il ritorno dei propri defunti, imbandendo le tavole per il banchetto notturno, pregando e accendendo i lumicini.
Per quanto oramai la più famosa – e commerciale – festa dedicata ai morti resti l’Halloween di origine celtica, in Sardegna la vera ricorrenza è quella de Is Animeddas.
Tradizionalmente si festeggia alla vigilia tra Ognissanti e il giorno della commemorazione dei defunti: la mattina dell’1 novembre, dopo la messa, i bambini andavano in giro per il paese, bussando nelle varie abitazioni per chiedere un’offerta, e dicevano: “Seu beniu po Is Animeddas Sono venuto per le anime”
Un tempo i doni erano arance, melagrane, mandorle e noci, oggi caramelle, biscotti e cioccolatini.
Halloween ha origini esoteriche mentre in Sardegna tutte le leggende si basano sulla religione.
Come nella più commerciale e nota festa di Halloween, anche nella celebrazione de Is Animeddas i bambini – vestiti di stracci – compiono quindi i loro pellegrinaggi lungo le vie del paese, domandando a ogni porta – secondo formule che cambiano da una zona all’altra dell’isola – un piccolo dono per le anime più sfortunate. Nel tempo, poi, da arance, mandorle, limoni e pane di saba si è passati ai dolci della grande distribuzione, ma si è sostanzialmente conservato il senso del dono e dell’offerta.
