Sala Marghinotti gremita per la presentazione del Barbiere di Siviglia di Rossini: Arie d’opera, aneddoti e sorprese teatrali per raccontare la nuova produzione dell’Ente
Una serata di musica, aneddotti e curiosità storiche ha affascinato il numeroso pubblico accorso nella sala Marghinotti della Pinacoteca nazionale di Sassari per la presentazione del “Barbiere di Siviglia” di Rossini secondo titolo della stagione 2023 del de Carolis, che andrà in scena il 3, 5 e 7 novembre al Comunale di Sassari. L’opera è dedicata al grande pittore Frenando Botero recentemente scomparso e nei costumi e nelle scene si ispira all’opera dell’artista.
L’happening musicale organizzato dal de Carolis è diventato ormai per i tanti appassionati di lirica della città un appuntamento molto atteso di incontro e convivialità che fornisce informazioni utili e una preziosa guida all’ascolto anche per i tanti neofiti che sempre più numerosi in città si avvicinano al mondo dell’opera.
La serata è stata aperta dai saluti della direttrice della Pinacoteca Maria Paola Dettori e del presidente e del de Carolis Antonello Mattone: “Ad ospitare il nostro pomeriggio musicale questa volta è un altro prezioso spazio cittadino con il quale abbiamo creato una proficua collaborazione la Pinacoteca Nazionale che in questa sala a lui dedicata ospita i quadri di Giovanni Marghinotti il più famoso pittore sardo dell’ottocento”.
L’opera
I protagonisti del “Barbiere”, tutti presenti all’incontro, hanno dialogato sul percorso artistico dell’opera con il direttore artistico del de Carolis Alberto Gazale e la musicologa Roberta Pedrotti. “Rossini (1792-1868) e Botero (1932-2023) – dice Gazale – due grandi artisti che si trovano insieme in questa nostra produzione non a caso. I loro mondi apparentemente lontanissimi hanno delle analogie. Prime fra tutte l’efficacia e la semplicità del messaggio poetico nella perfezione nonché la riconosciuta trasversale universalità del gradimento.
Ad oggi, insieme alla “Butterfly” e alla “Traviata”, il “Barbiere” di Rossini è l’opera più rappresentata al mondo”. A collegare tra loro i vari momenti del racconto oltre alle interessanti suggestioni storiche della Pedrotti sono stati anche alcuni frammenti dell’opera eseguiti con grande generosità dai solisti del cast impegnati in questi giorni nelle prove al comunale. Nel corso della serata, a sorpresa, il basso Tiziano Rosati Don Basilio (al suo debutto assoluto) è apparso nella “Sala Marghinotti” indossando il costume di scena ed eseguendo la notissima aria “La calunnia è un venticello” tra gli appalusi del pubblico.
Il cast
Apprezzatissimo anche l’intervento del mezzosoprano Rosa Bove (Rosina), acclamata interprete in numerosi ruoli al fianco di altri rinomati artisti tra cui Cecilia Bartoli che ha interpretato l’aria “Io sono docile”. Applausi per il baritono algherese Domenico Balzani (Figaro) protagonista negli anni, tra gli altri numerosi ruoli, di oltre duecento rappresentazioni del “Barbiere di Siviglia” nei più importanti teatri del mondo. Balzani ha cantato la celeberrima cavatina di Figaro.
Un caloroso applauso del pubblico ha salutato infine l’intervento del regista venezuelano Victor Garcia Sierra che si è commosso raccontando al pubblico il suo legame artistico e umano con Fernando Botero. “Ho avuto la fortuna di conoscere Botero – dice Garcia – e quando nel 2012 gli proposi di realizzare un “Elisir d’amore” ispirato alla sua poetica lui fu entusiasta di questa idea e presenziò alla prima dell’opera. Era felice anche per questo nuovo lavoro che stiamo realizzando a Sassari. Mi dispiace che non sia potuto essere qui questa volta per vedere i suoi quadri prendere vita sul palco”.
All’incontro erano presenti tra gli altri il direttore d’orchestra Roberto Gianola, da sempre ospite dei più importanti teatri del mondo tra cui il Lincoln Center e la Carnegie Hall di New York ,alcune prime parti dell’orchestra del de Carolis e la direttrice musicale di palcoscenico Francesca Tosi.
Alla serata ha partecipato anche un altro protagonista del cast “Barbiere” Matteo Falcier (Il conte d’Almaviva) che ha recentemente debuttato alla Scala di Milano in “Le nozze di Figaro” diretto da Daniel Harding. Tra i protagonisti dell’opera anche i sardi Francesca Pusceddu, Marco Solinas, Dario Sogos, Gavinuccio Ruda. Maestro del coro de Carolis Salvatore Rizzu, scene Paolo Vitale, costumi Marco Guion e Allison Quinones Disegno luci Tony Grandi.