Confartigianato pannelli fotovoltaici Cagliari Sardegna Energia rinnovabile

Fotovoltaico: energia nuova per le imprese sarde

La soluzione di Confartigianato: 16 milioni di mq sui tetti dei capannoni, quasi 1.904 GWh prodotti. Coprirebbe il 55% del fabbisogno energetico per le imprese sarde

Durante la “Settimana per l’Energia e la Sostenibilità di Confartigianato Imprese Sostenibili”, tenutasi a Cagliari, si è parlato a lungo e in largo di energie rinnovabili. Tema di discussione sono state le imprese: come raggiungere l’indipendenza dai combustibili fossili senza dover gravare ulteriormente sul suolo? Come soddisfare il fabbisogno energetico limitando allo stesso tempo la produzione di gas serra?

Confartigianato, una proposta sostenibile

“La nostra è una idea seria, concreta, innovativa e ambiziosa per offrire soluzioni alle imprese per non farle più dipendere dalle oscillazioni del mercato”. Questa è l’opinione di Maria Amelia Lai, Presidentessa regionale di Confartigianato, che poi aggiunge: “Ricoprire i tetti dei capannoni industriali e artigianali con sistemi fotovoltaici per produrre energia avrebbe anche il risvolto positivo di non dover consumare suolo”. Per intenderci, la superficie da coprire coi pannelli sarebbe uguale all’incirca a 2.212 campi da calcio, che arriverebbe a produrre quasi 2.000 GWh. Si tratterebbe di un investimento di 23 milioni di euro, con la creazione di più di 8.500 posti di lavoro in fase di costruzione e di oltre 850 a regime per la gestione e manutenzioni.

Soliti problemi, diverse soluzioni

Nonostante la Sardegna produca più dell’energia sufficiente ad autosostentarsi, il 71% deriva da fonti non rinnovabili. L’isola sola consuma soltanto 8.112 GWh, sul totale lordo prodotto di 13.395 GWh. Tuttavia la grande dipendenza dalle vecchie modalità di erogazione di elettricità unita all’enorme burocrazia rende la realizzazione del progetto a dir poco complessa. La Presidentessa Lai ne è consapevole: “Bisogna ridurre drasticamente la burocrazia che ostacola l’installazione di impianti rinnovabili per imprese e privati ed è necessario sbloccare gli incentivi, come quelli per favorire l’autoproduzione di energia”.

About Daniele Atzori

Ragazzo sardo di 28 anni appassionato di cibo, calcio e comunicazione. E tante altre belle cose.

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