L’immunologo Mauro Minelli spiega in che modo il cambio dell’orologio influisce sulla nostra salute, parlando di omeostasi e allostasi
Nella notte tra sabato 28 ottobre e domenica 29 ottobre siamo tornati all’ora solare, spostando indietro le lancette dell’orologio di 60 minuti. Questo rituale annuale ci regala un’ora in più di luce al mattino, ma significa anche che il buio scenderà prima, portando con sé sensazioni miste di gioia per le mattine più luminose e nostalgia per le serate che si fanno buie presto. Mentre ci prepariamo a salutare l’ora legale, dobbiamo anche affrontare il rischio del “disturbo affettivo stagionale” o “Sad” e un piccolo “mini jet-lag”.
L’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione Italiana di Medicina Personalizzata, fa il punto sull’arrivo dell’ora solare e sulle implicazioni per la nostra salute. Il Sad è una condizione che potrebbe emergere durante i mesi invernali a causa delle ridotte quantità di metionina e serotonina nel nostro corpo. Tuttavia, Minelli sottolinea che il nostro organismo è in grado di adattarsi e trovare soluzioni per affrontare queste sfide.
L’idea di abolire l’ora legale è stata discussa a lungo, specialmente in considerazione delle politiche di risparmio energetico. Tuttavia, Minelli avverte che se l’ora legale fosse introdotta per tutto l’anno, potrebbe avere un impatto negativo sulla salute.
Omeostasi e allostasi
Il dottor Minelli ha spiegato che il nostro corpo funziona in base a un principio chiamato “omeostasi”, che si riferisce all’equilibrio dei processi fisiologici, neuroendocrini e immunologici per garantire una buona salute. Il nostro corpo può adattarsi a variazioni ambientali attraverso processi di “allostasi”, ma se queste variazioni superano i limiti dell’omeostasi, possono portare a problemi di salute come l’ipertensione arteriosa e variazioni nella produzione di cortisolo.
Un esempio classico di stato di allostasi è il “jet-lag”, che si verifica quando i nostri ritmi biologici non corrispondono con l’ora locale in un nuovo fuso orario. Questo può influenzare l’umore, la concentrazione, le prestazioni fisiche e mentali. I sintomi del jet-lag possono variare da persona a persona e includono disturbi gastrointestinali, ridotto interesse per il cibo, ansia, stanchezza, mal di testa e sonno disturbato.
La luce ha un impatto significativo sui nostri ritmi circadiani. Alcuni studi suggeriscono che, quando arriviamo in un nuovo fuso orario, l’adattamento ai nuovi ritmi è più efficace se si arriva durante il buio serale. L’ora solare, con le sue serate più buie, sembra essere più in sintonia con il nostro orologio biologico, favorisce la produzione di melatonina (l’ormone del sonno) e contribuisce a un sonno di migliore qualità.