Il 1 novembre al Teatro Massimo S’Ard Festival, tra incontri, laboratori e il concerto del maestro Luigi Lai
Un pubblico attento e caloroso ha accolto la prima giornata di Rimas, sonus e cantzonis, progetto varato lo scorso anno, che intende dare nuova voce alla musica e alle radici della storia linguistica isolana in un continuo dialogo tra presente, passato e futuro. Un progetto promosso e voluto dall’associazione S’ardmusic, con la regia artistica della cantante, attrice, conduttrice Ambra Pintore.
Dopo il debutto del 27 ottobre scorso, la seconda giornata di incontri a entrata libera è quella di mercoledì 1 novembre, con la masterclass dedicata alla composizione del canto polifonico diretta dal maestro Alessandro Catte (sala M2, dalle ore 16 alle 18). La coralità di ispirazione popolare in Sardegna, vanta numerose formazioni che si cimentano in questo repertorio di espressione identitaria. L’incontro, tenuto dal compositore nuorese Alessandro Catte, forte di una grande esperienza nel settore, è rivolto a cantanti, coristi/e, direttori e direttrici di coro, e a chiunque voglia conoscere e sperimentare i passaggi e le tecniche usate per comporre oggi nuovi canti.
Tra le novità di questa edizione anche il coinvolgimento di S’ard Festival col suo ricchissimo cartellone di novità, anteprime, incontri e musiche del mondo. Una formula all’insegna della musica popolare e della world music, ancora più ricca in questa edizione grazie all’originale chiave concettuale che vede interagire le due rassegne e che prevede un cartellone di eventi, tutti a entrata libera, con concerti, nuove produzioni, canti a tenore, canti a chitarra, poesia improvvisata, laboratori, incontri letterari. Sempre il 1 novembre, alle ore 19, si prosegue con l’incontro letterario dal titolo La Cantadora, protagonista il romanzo di Vanni Lai dedicato a Candida Mara, la prima donna del canto a chitarra (a dialogare con l’autore sarà Ottavio Nieddu cui si aggiungono gli interventi delle cantadore Noemi e Gianfranca Mulas accompagnate da Nino Manca alla chitarra).
La serata del 1° novembre
Filo conduttore del festival è la forza identitaria delle produzioni e la composizione poetica della musica popolare. “Accenderemo i riflettori sulle modalità del processo creativo sia nella scrittura in versi che nella partitura musicale” spiega Ambra Pintore, raffinata interprete e portavoce della cultura popolare. Una riflessione che emergerà in particolare nella pratica dei laboratori e nel concerto della serata del 1 novembre dal titolo “Arveschida de rimas e sonos” (M2, ore 20.30) un momento di grande intensità artistica che mette a confronto diverse generazioni con l’intento di esplorare l’origine della composizione e i motivi che spingono un artista a percorrere i sentieri della musica popolare per poi magari tralasciarli alla ricerca di nuove strade melodiche. Sul palco il maestro Luigi Lai, I Cantori di via Majore diretti dal maestro Alessandro Catte, il Coro di Bosa, Federico Marras Perantoni Trio, Bruno e Asael Camedda, Ambra Pintore e Federico Valenti.
L’evento proseguirà domenica 5 novembre. Dalle 16 fino alle 18 ci sarà il laboratorio “La costruzione di strumenti musicali della tradizione” con Raimondo Usai, oltre vari incontri letterari come “I canti di Sardegna. L’anima del popolo sardo” di Giulio Fara, a cura di Myriam Quaquero e Marco Lutzu. Oltre a questi vi saranno anche incontri musicali con il maestro Riccardo Leone e il tenore Giansilvio Pinna e dalle ore 20.30 il concerto (prodotto da S’Ard) “Arias“ canti, cantos cantileni e corde” di Roberto Taufic, Cristina Renzetti, Daniela Spalletta e Francesca Corrias.