SUNIDENTITA’: tre appuntamenti a novembre

SUNIDENTITA’ Rassegna Teatrale SUNI, dall’11 al 26 novembre 2023 Ludoteca comunale, via Sindia

Tre appuntamenti in altrettanti fine settimana (11 – 18 e 26 novembre) per riscaldare se fosse ancora possibile un autunno già di per sé tiepido con le atmosfere avvolgenti del teatro e dei suoi interpreti.

Vivere la bellezza delle storie, emozionarsi per i contenuti in un villaggio che così si apre al mondo e abbatte i confini senza senso. Nasce anche per questo Sunidentità a teatro, una rassegna che si proietta in questo fantastico mondo della recitazione andando ad esplorare temi e interpreti che fanno dell’identità, della poesia e dell’internazionalità il loro carattere distintivo.

Triplo appuntamento

Tre spettacoli: i primi due di sabato, il terzo e ultimo di domenica, scelti per stimolare l’ascolto, favorire il dibattito, creare un momento di unione e condivisione e perché no anche di crescita. “E’ uno dei percorsi che ci interessava attivare per dare un ulteriore strumento alla comunità per leggere la realtà, emozionarsi e vivere a diretto contatto con i protagonisti un momento creativo di grande crescita. Gli attori in scena delle tre serate e i musicisti che li accompagneranno sono stati scelti proprio per le tematiche che portano avanti da anni, per la professionalità e la non comune passione”, dice il sindaco di Suni Massimo Falchi.

Per il consigliere con delega alla Cultura Luca Urgu Sunidentità – a teatro nasce per l’esigenza di apertura e confronto con temi sensibili e sempre attuali che possono e devono chiamare chiunque assisterà agli spettacoli oltre che all’intrattenimento anche ad una riflessione su lingua, identità, emigrazione, poesia e varie forme di disagio.

Sos Sinnos di e con Giovanni Carroni con Omar Bandinu e Fabio Coronas. Si inizia sabato 11 novembre, alle 19.30, nello spazio della ludoteca comunale di via Sindia (che ospiterà anche gli altri due successivi appuntamenti) con lo spettacolo tratto dal romanzo Sos Sinnos di e con Giovanni Carroni. Sul palco oltre all’attore e regista nuorese conosciuto anche dal pubblico del grande e piccolo schermo oltre che dal teatro i musicisti Omar Bandinu e Fabio Coronas.

Sos Sinnos

Sos Sinnos” pubblicato postumo nel 1983 (ed. Della Torre, Cagliari) a tre anni dalla morte prematura dell’autore Michelangelo Pira, intellettuale che ha lasciato un grande vuoto nella cultura isolana, Sos Sinnos (i segni) rimane il tentativo più importante di usare la lingua sarda – nella varietà bittese – per un’opera di respiro mondiale, che facesse propri gli esiti più importanti della letteratura e delle scienze umane del ‘900. Raccolti e ordinati da Bachisio Bandinu i materiali sono scanditi in cinque parti.

Con un percorso di derivazione analitica, la prima (Su tempus de su parpu e de s’arrastu Il tempo del tasto e del fiuto) segna il passaggio dall’immateriale alla natura, e all’incarnazione nell’umano, con la coscienza del vivente che esprime versi inarticolati. Questi poi, lentamente, si fanno parola e poi scrittura, ma a-semantica, quasi geroglifica, che solo su deinu – l’indovino, che dà il titolo alla seconda parte – sa interpretare. Nelle due parti seguenti, Pira entra dunque nell’universo dei personaggi e de sos contos – i racconti – del suo paese, Bitti. Avendo ben presenti i rischi del realismo e del folclorismo, il mondo pastorale narrato da Pira anche nell’aneddoto (Milianu, Emiliano) assume una forte carica simbolica.

Nell’ultima parte, più scopertamente, Pira stesso si fa personaggio del mondo che racconta, e in una progressione visionaria chiama l’umanità perduta del proprio villaggio e del mondo intero a tornare sa Libra, malgrado sia una crastazza, una pietraia buona solo per le capre.

About Matteo Cambuli

24 anni, studente di Scienze della Comunicazione. Aspirante giornalista sportivo, appassionato di sport, musica e cinema.