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Un 2023 di svolta per gli hotel nel Nord Ovest della Sardegna, grazie soprattutto ai turisti stranieri. Secondo la Federalberghi-Confcommercio, la stagione turistica ha generato il 63,3% del tasso di occupazione dei posti letto
Nel campione di 661.663 posti letto analizzati, gli arrivi nazionali negli hotel, pari a 45.754, sono stati superati ampiamente da quelli internazionali. Per la precisione ben 70.444 turisti sono arrivati da Germania, Francia, Svizzera, Inghilterra e Spagna. Questi arrivi hanno generato un totale di 155.187 presenze italiane e ben 263.853 provenienti da altri Paesi, dimostrando l’importanza dei turisti stranieri nell’economia del Nord Ovest della Sardegna.
Alghero ad esempio, ha registrato un aumento nell’occupazione dei posti letto, superando il 2022 con un indice di occupazione del 68,19%, rispetto al 66,91% dell’anno precedente. Tuttavia, le camere sono state leggermente meno occupate, con una perdita di circa sei punti percentuali. Nel resto della provincia, l’occupazione dei letti è diminuita solo di un punto percentuale. La perdita di occupazione delle camere è stata invece più significativa, con una diminuzione di circa 5 punti percentuali.
Parola al Presidente
Il presidente provinciale della Federalberghi-Confcommercio, Stefano Visconti, ha commentato la situazione. Il messaggio è che, nonostante le apparenze, il bilancio stagionale è positivo. Le camere d’albergo, sebbene meno occupate in termini numerici rispetto all’anno precedente, hanno visto un maggior numero di occupanti per camera. Visconti ha inoltre sottolineato l’importanza di concentrarsi sul numero complessivo di presenze, che influenza maggiormente il prezzo delle camere e quindi il ricavo complessivo.
Un bilancio che fa ben sperare
In questo contesto, il bilancio stagionale si avvicina a quello del 2022, considerato uno dei migliori degli ultimi dieci anni. L’apporto dei turisti stranieri si rivela quindi un elemento fondamentale per la sostenibilità del settore turistico nel Nord Ovest della Sardegna. La dimostrazione tangibile che la diversificazione delle fonti di visitatori può fare la differenza in un panorama turistico in continua evoluzione.
