All’ Archivio Mario Cervo, il 17 novembre convegno scientifico sull’evoluzione del canto tradizionale sardo a chitarra e cena con “cibo nuragico”
Il fascino della tradizione sarda si fonde con la ricerca scientifica e la gastronomia locale nella quinta edizione di “Musas e Terras – In Su Tempus Chi Mudat“. Un evento organizzato con passione e dedizione dall’Associazione CAMPOS. La tappa a Olbia, è in programma venerdì 17 novembre presso l’Archivio Mario Cervo, in via Grazia Deledda n.26. Si preannuncia come un’esperienza indimenticabile che abbraccia musica, cultura e cibo identitario.
Gli appuntamenti della giornata
La giornata inizia alle ore 16 con un convegno scientifico incentrato sull’evoluzione delle espressioni musicali nel canto tradizionale sardo a chitarra. L’Associazione CAMPOS riunisce esperti del settore, tra cui Daniele Giallara, Tore Carboni e Marco Lutzu. Esplorerà le radici e le trasformazioni di questo prezioso patrimonio culturale. Il convegno offre uno sguardo approfondito sulla storia e lo sviluppo delle tradizioni musicali sarde, mettendo in luce il percorso che ha portato il canto tradizionale sardo a evolversi nel tempo.
La serata prosegue con un’esperienza sensoriale unica per gli amanti della cucina sarda e della musica tradizionale. La cena degustazione in cantina è un viaggio culinario attraverso i sapori nuragici, realizzata con ingredienti certificati provenienti dai siti archeologici nuragici. Accompagnati da Launeddas e Canto a Tenore, i partecipanti saranno trasportati in un ambiente magico e avvolgente, dove la musica e i sapori si fondono in un connubio unico.
La quinta edizione di Musas e Terras riflette sul tema “In Su Tempus Chi Mudat” (Il tempo che cambia). Questo esplorando l’evoluzione dei linguaggi tradizionali e l’impatto della storia sulle arti. L’evento non è solo un omaggio al passato, ma anche un’apertura verso il futuro, con proposte che mirano a innescare nuove strade per la musica e la poesia sarda.
L’Associazione CAMPOS, con il patrocinio di questa manifestazione, dimostra ancora una volta il suo impegno nel promuovere e preservare l’identità culturale della Sardegna. Questo tipo di eventi che coinvolgono la comunità e promuovono la diversità e la ricchezza della tradizione sarda.