Tutto pronto per un’altra settimana di programmazione al cinema Greenwich d’Essai in Via Sassari 67 a Cagliari, nell’ambito della rassegna “Essere Donne”, organizzata dall’Associazione Culturale La Settima Arte e curata da Antonello Zanda ed Elisabetta Randaccio.
Grande apertura lunedì 20 novembre alle ore 18.00 con “La sposa nel vento” di Giovanni Coda, 2022, presentato in sala dallo stesso regista che ormai da tempo è uno tra gli autori sardi più premiati per i suoi film, nei festival prestigiosi di tutto il mondo. Da trent’anni attivo sul fronte del cinema e della fotografia sperimentale e di una militanza di genere, attraverso cui porta avanti storie e temi difficili dalla forte connotazione sociale, con “La sposa nel vento” Giovanni Coda affronta il tema morale del femminicidio e della violenza sulle donne.
Girato fra esterni e interni, il cui arco temporale si sviluppa in un periodo che copre tutto il Novecento, il film si ispira alla storia di della Beata Antonia Mesina, assassinata nel 1935 a Orgosolo a soli 16 anni, dopo un tentativo di stupro a cui la ragazza oppose una strenua resistenza fino a sacrificare la propria vita. Nel film coesistono anche tante storie di donne di culture e origini diverse unite da un messaggio di denuncia e allo stesso tempo di speranza.
Una settimana di programmazioni
Tra fiction, interviste, testimonianze, linguaggi diversi, le donne protagoniste de “La sposa nel vento” si incontrano per ridare vita, ma soprattutto voce e corpo, alla lotta per l’affermazione, per il diritto di espressione, per la loro vita stessa. “La sposa nel vento”, girato tra novembre e dicembre 2021, chiude il ciclo artistico della trilogia che l’autore ha dedicato alla violenza di genere, dopo “Il rosa nudo” (2013), ispirato alla vita di Pierre Seel, deportato in un campo di concentramento all’età di 17 anni poiché schedato come omosessuale e “Bullied to death” (2015), lavoro di denuncia sociale che affronta una tematica particolarmente forte come quella del bullismo omofobico, nello specifico il cyberbullismo. Opere che hanno ottenuto tantissimi premi e un grande successo di critica e pubblico internazionale.
Hannah Arendt, in programma giovedì 23 novembre
La rassegna “Essere Donne” prosegue giovedì 23 novembre, sempre alle ore 18.00, con la proiezione di “Hannah Arendt” di Margarethe Von Trotta, 2012, introdotto al pubblico da Laura Stochino, insegnante, operatrice culturale e tra i fondatori dell’Associazione Culturale Antonio Gramsci Cagliari. Il film di Margarethe Von Trotta, interpretato magistralmente da Barbara Sukowa, è una testimonianza preziosa che riapre alcune questioni mai definitivamente risolte, offrendoci uno spaccato privato e pubblico di Hannah Arendt, una delle più importanti voci filosofiche del novecento.
Scappata dagli orrori della Germania nazista, la filosofa ebreo-tedesca trova rifugio nel 1940 negli Stati Uniti, insieme al marito e alla madre, grazie all’aiuto del giornalista americano Varian Fry. Qui, dopo aver lavorato come tutor universitario ed essere divenuta attivista della comunità ebraica di New York, comincia a collaborare con alcune testate giornalistiche. Come inviata del New Yorker in Israele, Hannah si ritrova così a seguire da vicino il processo contro il funzionario nazista Adolf Eichmann, da cui prende spunto per scrivere “La banalità del male”, un libro che andrà incontro a molte controversie.
La rassegna “Essere Donne”, è organizzata dall’Associazione Culturale La Settima Arte con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con la Società Umanitaria – Cineteca Sarda, Comunicare Agency, Europa Cinemas e la Fondazione Faustino Onnis.