Il Lago dei Cigni del Balletto di Roma a Cagliari e Sassari

Il Lago dei Cigni arriva in Sardegna: diverse date sia a Cagliari che a Sassari per la gioia degli appassionati

Il CeDAC, Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, presenta il Balletto di Roma con lo spettacolo “Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto”, liberamente ispirato a “Il Lago dei Cigni” di Pëtr Il’ič Čajkovskij e all’atto unico di Anton Čechov “Il Canto del Cigno”. La coreografia e la regia sono affidate a Fabrizio Monteverde.

Gli spettacoli si terranno a Sassari presso il Teatro Verdi il 23 e il 24 novembre 2023, alle ore 21, e a Cagliari presso il Teatro Massimo il 25 e 26 novembre 2023, con gli orari rispettivamente di sabato alle 20.30 e domenica alle 16.30 e 20.30.

La trama, una crudele e poetica favola d’amore, vede Carola Puddu nel ruolo del Cigno Nero e Roberta De Simone nel ruolo del Cigno Bianco. Lo spettacolo propone una moderna rilettura del celebre balletto, intrecciando la trama originale con le suggestioni de “Il Canto del Cigno” di Čechov. L’obbiettivo? Creare un intrigante gioco di specchi tra vita e arte.

Il Cigno, l’animale simbolo dell’amore

La storia d’amore tra il Principe Siegfried e la Principessa Odette, trasformata in cigno per un incantesimo, e il tema del doppio incarnato da Odile si sviluppano sulla scena attraverso l’interpretazione di una compagnia di ballerini “anziani”. Questi artisti, tra le sfide della giovinezza svanita e la ricerca nevrotica di un lieto fine, ripercorrono gli atti di un ulteriore “inevitabile” Lago. Un contrasto che subito salta all’occhio degli spettatori.

La regia, descritta nelle note di Monteverde, sottolinea la condanna di Odette/Odile a una perenne metamorfosi. La donna è un essere a metà tra il bene e il male, cigno e principessa, amante fedele e rivale beffarda. La performance si configura come una metafora dell’arte senza traguardo, in un viaggio tormentato di amore, tradimento, prigionia e liberazione. Il teatro diventa il luogo in cui tutto ha inizio e nulla ha mai fine, mentre l’artista cerca se stessa tra gli stracci consumati di una vita artistica con lo spirito bianco di una Venere eternamente giovane. Una ricerca platonica, oltre che empirica.

About Andrea Atzori

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