“Io, Andersen”: Un viaggio magico nel cuore delle fiabe, tra silhouettes incantate e storie d’amore e speranza
Il Teatro delle Saline a Cagliari sarà il palcoscenico di una straordinaria performance teatrale il prossimo 26 novembre e il 3 dicembre alle 17. La compagnia cagliaritana Teatro del Segno presenterà “Io, Andersen“. Un affascinante viaggio nel mondo poetico di Hans Christian Andersen, come parte della rassegna autunnale “Famiglie a Teatro” curata da Akròama.
L’opera, scritta e diretta da Marco Nateri, offre uno spettacolo avvincente e coinvolgente. Preceduto dal racconto “C’era una volta… Ulisse” di Elisabetta Podda. Lo spettacolo rappresenta un teatro della memoria, in cui le storie di donne e uomini, bambini e giocattoli prendono vita in un caleidoscopio di sorprese e metamorfosi.
Nel cuore dello spettacolo, Marco Nateri e Anna Paola Marturano portano in scena il meraviglioso mondo di Andersen. Un mondo in cui creature fantastiche escono dalle pagine delle sue opere per “recitare” le loro parti sul palcoscenico. Tra eleganti silhouettes proiettate su uno schermo e stormi di uccelli e farfalle danzanti, gli spettatori saranno infatti trasportati in un sogno a occhi aperti. Si immergeranno dunque nelle trame lievi e liriche create due secoli fa dal genio creativo di Andersen.
La rassegna “Famiglie a Teatro“ è un’ode all’arte teatrale adatta a tutte le età. In un connubio di fascino e lirismo, lo spettacolo si propone di coinvolgere grandi e piccoli. Offrirà un’esperienza teatrale unica che unisce le generazioni attraverso la magia delle storie.
L’evento è solo uno dei capitoli di questa emozionante rassegna. Continuerà poi con lo spettacolo “Cappuccetto rap” del Teatro Instabile il 10 e il 17 dicembre.
Da sottolineare è il sostegno istituzionale che la rassegna ha ricevuto. Con il contributo del Ministero per i Beni Culturali, della Regione Sardegna, del Comune di Cagliari e della Fondazione di Sardegna. Questo dimostra un impegno tangibile nel promuovere e sostenere l’arte e la cultura, creando un ponte vitale tra la comunità e l’espressione artistica.