Il Vangelo secondo Maria di Paolo Zucca: il cinema sardo brilla al Torino Film Festival con questa chicca
Il panorama cinematografico sardo continua a distinguersi, e questa volta è Paolo Zucca a portare la Sardegna al centro dell’attenzione con il suo ultimo lavoro, “Il Vangelo secondo Maria,” presentato al Torino Film Festival. Vincitore del prestigioso David di Donatello, Zucca offre una prospettiva unica sulla figura di Maria, interpretata magistralmente da Benedetta Porcaroli, in un’opera che esplora le profondità della fede, del sogno e dell’amore.
In questa nuova interpretazione, Maria è ritratta come una giovane donna desiderosa di esplorare il mondo, innamorata di Giuseppe, interpretato da Alessandro Gassman. Una Maria che si perde nelle storie della Bibbia, un’adolescente che si trova al centro di un conflitto tra il suo piccolo mondo e il disegno immenso di Dio, una sorta di Don Chisciotte dei romanzi d’avventura.
La Sardegna, teatro dell’opera di Zucca, si distingue al Festival di Torino non solo per la sua originalità ma anche per il talento creativo che la caratterizza. Andrea Biancareddu, Assessore alla Cultura della Regione Sardegna, dichiara con orgoglio che la Sardegna accoglie e coltiva artisti e produzioni provenienti da tutto il mondo.
Oltre a Zucca, il festival presenta il ritratto del Time in Jazz di Mellara, Rossi e Cabiddu, con protagonista Paolo Fresu e il suo festival gallurese, uno dei più importanti nel panorama jazz globale. La presenza di giovani registi sardi, come Alberto Diana con il cortometraggio “Fraria,” contribuisce a rafforzare la presenza della Sardegna nel mondo cinematografico.
L’idea di Paolo
Il film di Zucca, prodotto da Sky Italia, Vision Distribution, La Luna e Indigo Film con il sostegno di Regione Sardegna, Sardegna Film Commission e Mibact, aspira a comunicare con il resto del mondo pur mantenendo le radici saldamente ancorate al contesto geografico, archeologico e antropologico locale. Girato interamente in Sardegna, il film trasforma l’isola in una Palestina arcaica e mitologica, senza cadere nel folklorismo regionale.
Paolo Zucca spiega che la scelta dell’isola come sfondo non mira a conferire un taglio folkloristico all’opera, ma piuttosto a rappresentare un universo storico in cui testimonianze archeologiche e elementi scenici della vita rurale sarda possono evocare una civiltà mediterranea antica, simile a quella della Galilea di duemila anni fa.
“Il Vangelo secondo Maria” di Paolo Zucca rappresenta un tentativo audace di colmare il vuoto nei vangeli su Maria, offrendo un’ipotesi su questa figura smorta, venerata come simulacro ma spesso ignorata come persona. Con uno stile di regia che mescola il realismo con il visionario, il film segue l’evoluzione morale di Maria attraverso un percorso ricco di ostacoli, colpi di scena e incontri cruciali.
Il Torino Film Festival sarà l’occasione per presentare al pubblico questa straordinaria opera cinematografica, che si annuncia come un film “meticcio,” un connubio di epico e intimista, nobile e popolare, rappresentando così un’opera classica ma assolutamente rivoluzionaria.