L’Effimero meraviglioso di Sinnai e Asmed balletto di Sardegna presentano il “Festival Etnia e Teatralità”
Il “Festival Etnia e Teatralità,” giunto alla sua XXXIII edizione, continua a regalare emozionanti spettacoli al Cine Teatro Astra di Sassari. Organizzato dalla Compagnia Teatro Sassari con il contributo della Regione, del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna, il festival si conferma come uno degli appuntamenti più attesi e seguiti nella produzione teatrale sassarese, offrendo un viaggio attraverso il linguaggio multi-codice del teatro.
Il prossimo appuntamento, in programma giovedì 30 novembre alle 21, è con lo spettacolo “Why, clitennestra, why?” Un lavoro che fonde danza e teatro per raccontare la tragica storia di Clitennestra. Sul palco, la compagnia Effimero meraviglioso di Sinnai e Asmed balletto di Sardegna – Alessandra Corona performing works. Il progetto è tratto da “Clitennestra o del crimine” di Marguerite Yourcenar, con regia di Maria Assunta Calvisi e interpretazione di Miana Merisi.
I temi del testo
Il testo, incluso nella raccolta “Fuochi” della Yourcenar, esplora il tema dell’amore attraverso una lente soggettiva e dissonante, aprendo a letture diverse e originali. Nel caso di Clitennestra, la storia si concentra sull’amore che prevale sulla vendetta. L’interrogativo centrale è chiaro: perché Clitennestra ha ucciso l’unico uomo che ha amato disperatamente, aspettando per dieci lunghi anni? In un’epoca segnata da femminicidi sempre più efferati, lo spettacolo si propone di esplorare il significato e la rilevanza di questa vicenda, senza pretesa di dare risposte definitive.
Lo spettacolo si presenta perciò con una mescolanza di linguaggi artistici, dalla potenza delle parole all’intensità dei corpi in movimento, dalle suggestive immagini proiettate a tutto schermo all’utilizzo della tecnica del video mapping su corpi e oggetti. Le intense musiche originali completano l’esperienza sensoriale, offrendo uno spettacolo che si snoda tra la tradizione e l’innovazione.
“Why, clitennestra, why?” si propone di affondare le mani in un terreno scivoloso, offrendo al pubblico uno spettacolo coinvolgente e provocatorio che solleva domande cruciali sulla natura umana, l’amore e la vendetta. Un’occasione per esplorare la potenza del teatro nel mettere in luce aspetti complessi e attuali della condizione umana.