A Sassari l’1 e il 2 dicembre si svolgerà il seminario “Area Mediterraneo-America Latina”: strumenti di cooperazione. In memoria di Giuseppe Grosso.
L’ISPROM (Istituto di Studi e Programmi per il Mediterraneo) darà il via a un evento di grande risonanza nei giorni 1 e 2 dicembre presso la Sala conferenze della Fondazione di Sardegna, Via Carlo Alberto 7. Il seminario, organizzato sotto gli auspici della Regione Autonoma della Sardegna, celebra i 50 anni di attività dell’ASSLA (Associazione di Studi Sociali Latinoamericani) e prende il titolo di “Area Mediterraneo-America Latina“: strumenti di cooperazione, in memoria di Giuseppe Grosso.
L’ASSLA, costituita a Roma il 12 luglio 1973 con un atto pubblico, ha avuto un ruolo fondamentale nella promozione degli studi sociali e delle relazioni tra l’America Latina e l’Europa. Il seminario si apre con il ricordo dell’intervento del professor Giorgio La Pira a Roma, il 30 novembre 1974, durante il primo Seminario interdisciplinare dell’ASSLA, incentrato sulla presenza italiana nelle relazioni tra America Latina ed Europa. Attualmente, l’ASSLA ha la sua sede a Sassari, in Piazza d’Italia 32.
Saranno presenti studiosi e interventi importanti
Il seminario attirerà studiosi provenienti da diverse discipline e paesi, inclusi Brasile, Colombia, Cuba, Messico, Perù e Venezuela. Un’opportunità unica per condividere conoscenze e prospettive riguardo alla cooperazione tra le due regioni, sottolineando l’importanza di un dialogo interculturale e interdisciplinare.
Tra i partecipanti, si annunciano perciò interventi significativi da parte del Console onorario dell’Uruguay in Sardegna e Segretario generale del Corpo consolare della Sardegna, Martino Contu, e del Console onorario del Messico in Sardegna, Renato Chiesa. La presenza di figure diplomatiche rafforza l’importanza dell’evento e sottolinea il ruolo cruciale della cooperazione internazionale.
Il seminario non solo celebra il passato e il presente dell’ASSLA ma offre anche uno sguardo al futuro delle relazioni tra il Mediterraneo e l’America Latina. Con la partecipazione di esperti provenienti da diverse parti del mondo, ci si aspetta una discussione ricca e approfondita che possa gettare le basi per nuove forme di collaborazione e comprensione reciproca.