Oggi 1 dicembre 2023 il Palazzo Civico di Cagliari ospiterà l’opera editoriale “Sa lingua de Casteddu” della Fondazione Sardinia
L’opera “Sa lingua de Casteddu” verrà presentata venerdì 1 dicembre 2023 in Municipio.
La Sala Consiliare del Palazzo Civico di via Roma 145 a Cagliari ospiterà, oggi venerdì 1 dicembre 2023 a partire dalle 17, la presentazione dell’opera editoriale in due volumi dal titolo “Sa lingua de Casteddu, chistionai e scriri”. Essa è stata curata dalla Fondazione Sardinia per l’editore Domus de janas.
All’iniziativa prenderà parte il Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. Insieme ci saranno il Presidente del Consiglio Comunale Edoardo Tocco e l’Assessora alla Cultura del Comune di Cagliari Maria Dolores Picciau.
L’opera verrà illustrata dagli autori Daniela Mereu, Fabio Usala e Paolo Zedda. Sarà invece presentata dal Presidente della Fondazione Sardinia Bachisio Bandinu.
Due preziosi volumi dedicati alla parte fonetica, curata dalla linguista e glottologa Daniela Mereu, antologica, curata da Paolo Zedda, con approfondimenti sulla grammatica con la sintassi a cura di Fabio Usala. I volumi sono bilingue sardo-cagliaritano e italiano e giungono in occasione dei sessant’anni dalla pubblicazione de La città del sole di Francesco Alziator. Quest’ultimo fu il grande intellettuale che per primo si occupò in maniera approfondita e su basi scientifiche della lingua cagliaritana, ricostruendo usi, costumi e tradizioni popolari. La figura di Alziator sarà ricordata dal giornalista Tonino Oppes.
Le parole del sindaco
“In Sardegna – si legge nell’introduzione curata dal Sindaco Paolo Truzzu – il dibattito sulla lingua ha sempre avuto una forte valenza sociale e emotiva. Anche perché la lingua (ogni parlata) identifica un patrimonio ricco e variegato attraverso il quale si esprime l’identità culturale e antropologica di un popolo. Tuttavia, troppo spesso, la discussione viene condotta in termini meramente politici, prescindendo da una conoscenza scientifica dell’argomento. Per questo il Comune di Cagliari ha ritenuto di dover contribuire alla realizzazione dell’opera. Un piccolo sforzo economico che ne ha reso possibile la pubblicazione e quindi la divulgazione”.
Poi continua: “L’auspicio è che il libro entri davvero nelle scuole, nel mondo delle associazioni e dei circoli culturali che, con le loro attività, innervano la società civile arricchendo di contenuti nuovi l’azione politica e amministrativa. Non vi è dubbio, infatti, che le scuole siano il luogo ideale dove la lingua locale, insieme all’insegnamento dell’italiano, dovrebbe trovare la migliore accoglienza possibile, valutando l’arricchimento che ciò porta nella vita dei bambini e dei ragazzi”.