La scrittrice e giornalista Maria Francesca Chiappe sarà una delle protagoniste nell’anteprima del Festival il 26 novembre a Cagliari
Il Festival Circo Letterario si apre con l’anteprima del 26 novembre a Cagliari. Ospiti insieme a Maria Francesca Chiappe saranno Anna Segre, poetessa romana e Bea Buozzi, scrittrice milanese. Maria Francesca Chiappe si è occupata a lungo di cronaca nera all’Unione Sarda, oggi è capo redattrice. Ideatrice di numerosi programmi televisivi, è stata anche il volto del tg di Videolina per diversi anni. Sempre più in questo periodo si interessa al come le persone, specialmente nei social, utilizzano il linguaggio, e quanto esso possa già essere compromesso in partenza, cioè suscettibile di interpretazioni che possano – non in maniera unanime – dar conto di ciò che è effettivamente accaduto.
L’impegno costante al fianco delle donne
Maria Francesca Chiappe è molto chiara su questa tematica. La donna da secoli è sempre stata oggetto di stereotipi; a lei sono sempre stati riservati alcuni compiti, e ben poco le è stato storicamente consentito. Alla luce dei nuovi casi di femminicidio, sempre più gravosi e preoccupanti per tutti noi, occore sempre più comprendere che l’impegno e lo sforzo quotidiano riguarda la collettività: non ci si può sentire estranei. Essendosi occupata a lungo di cronaca nera è sempre attenta al come, soprattutto nei casi mediatici, l’imputato è rappresentato. Esso diventa il protagonista a tutto tondo, mentre ci si dimentica quasi sempre delle vittime, coloro che invece dovrebbero occupare e preoccupare l’opinione pubblica.
Ostaggio
E’ il titolo del giallo che la scrittrice presenterà al Festival Circo Letterario. La narrazione si svolge a Cagliari e i colpi di scena sono innumerevoli. Nel 2011 col libro “Ladri di Uomini. Sequestri di persona in Sardegna e nel mondo” ha ottenuto una menzione speciale al Premio Alziator. Nel 2013 vince il Premio Fernando Pilia con il libro “Gli ottanta passi che hanno cambiato il Poetto“. Nel 2022 realizza il libro “Non è lei” sempre legato al tema dei femminicidi e del come si cerchi nella vita della vittima un elemento che la possa rendere, agli occhi dell’opinione pubblica, corresponsabile dell’accaduto.