Al via la 19ª Edizione (2023) del festival del cortometraggio mediterraneo Passaggi d’Autore: intrecci mediterranei, si svolgerà a Sant’Antioco dal 2 al 7 Dicembre 2023. Riascolta la diretta del laboratorio di critica radiofonica del 2 dicembre 2023.
La prima giornata della diciannovesima edizione di Passaggi d’autore: Intrecci Mediterranei ha dato inizio al festival anche quest’anno, dando il via al programma ampio e ricco di proiezioni provenienti da tutto il Mediterraneo. «È importante ricordarsi che il cinema sia anche un atto politico, ci racconta storie di uomini, donne e persone che si cercano di emancipare e inventano una nuova realtà oltre i confini linguistici, militari e geografici.» Riascolta il podcast del laboratorio di critica radiofonica del 2 dicembre 2023.
Quando si sta su un’isola è facile guardare il mare e immaginare la vita delle persone al di là dell’orizzonte. Ogni dicembre, a Sant’Antioco, Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei si propone come un punto di contatto tra le varie sponde del Mediterraneo. Lo fa attraverso un festival del cortometraggio arrivato alla 19 a edizione, in cui guardare ed emozionarsi, analizzare e scoprire il bello della diversità.
Con questa importante affermazione aprono il festival Marta Bulgherini, presentando il focus di quest’anno sulla cinematografia Turca e le collaborazioni con i due festival di Sarajevo e Clermont Ferrand.
I fondatori del Festival
A intervenire sul palco è poi Luciano Cauli, uno dei fondatori del festival che quest’anno arriva ormai alla sua “maggiore età”.
«Siamo ancora giovani ma dobbiamo diventare adulti, continuiamo la nostra ricerca che ci porta a scoprire dei talenti, quest’anno avremo infatti due opere prime. Ringrazio la Regione Sardegna, l’Assessorato alla Cultura e il Comune di Sant’Antioco.»
Dopo la proiezione di A short trip interviene in sala il regista Erenik Beqiri, vincitore con questo film del premio della sezione Orizzonti al festival del cinema di Venezia. Beqiri afferma come per lui fare cinema sia semplicemente un’intuizione, lavora con le emozioni senza pensarci troppo.
«All’inizio volevo fare un film su una storia d’amore, ma poi ho cambiato storyline una volta arrivato alla parte dell’immigrazione, ho mescolato le due cose ed ecco il risultato. È nato tutto in maniera molto naturale. Quando scrivo un film e creo i personaggi mi ritrovo poi a scoprirli insieme a loro, è tutto un’intuizione. Non ho mai fatto i provini con gli attori, ho usato l’intuizione anche in quello! Do molto spazio agli attori anche sul set.»
Vorrebbe che il suo prossimo progetto fosse un lungometraggio e noi non possiamo che augurargli buona fortuna!
A dialogare in sala con Marta Bulgherini è stato anche Manuel Muñoz Rivas, regista del cortometraggio Aqueronte, collegato a distanza direttamente da Barcellona. Con la sua trasposizione cinematografica e moderna del traghettatore di anime, sostiene di non aver voluto raccontare la morte, ma la vita che va per tutti in una direzione che non ha un senso.