Cagliari, la top 11 della storia del club

Il calcio italiano è uno dei più apprezzati al mondo. La competitività offerta dalle squadre della Serie A, infatti, è sempre stata molto alta e ciò grazie ai giocatori di livello internazionale che di volta in volta si sono succeduti nel massimo campionato.

Negli anni, sono arrivati campioni dall’estero come Ronaldo il Fenomeno, Marco Van Basten, Ruud Gullit, Diego Armando Maradona e tanti altri ancora. Per non parlare poi dei fuoriclasse cresciuti in casa come Paolo Maldini, Gigi Riva, Valentino e Sandro Mazzola, Francesco Totti e chi più ne ha più ne metta.

Una lista di campioni assoluti pressoché infinita che, inevitabilmente, ha dato tanto al nostro calcio, con la Nazionale che ad oggi è tra le più titolate di sempre in virtù dei suoi quattro mondiali e due europei vinti con i club che si sono imposti più volte sia in Italia che in Europa.

Il Milan, in questo, guida la classifica delle italiane con più Champions League grazie ai suoi sette successi, mentre in campo nazionale comanda la Juventus con i suoi 36 scudetti. A quest’ultimo proposito, però, tra le varie squadre che si sono imposte in campionato c’è anche il Cagliari, campione d’Italia nella stagione 1969/1970. Una vittoria, quella dei sardi, che, forse, i più esperti che seguivano quote, statistiche e analisi sulle scommesse sulle partite di calcio dell’epoca si saranno aspettati, ma che comunque resta impressa come una delle pagine più belle della nostra Serie A, e ciò grazie ai suoi meravigliosi interpreti guidati magistralmente dall’allenatore Manlio Scopigno.

Ebbene, quella di allora era una formazione composta da grandi giocatori, con uno in particolare che resta ad oggi uno dei più forti calciatori italiani di sempre e, quindi, da inserire indiscutibilmente in un’ipotetica top 11 dei giocatori della storia del Cagliari, tornato quest’anno in A dopo un anno di cadetteria in cui Lapadula è stato votato miglior giocatore del campionato. Vediamo chi sono.

La top 11 di sempre del Cagliari

In porta, non può che andarci lui, Enrico Albertosi, una leggenda del club sardo e portiere di quella magica stagione 1969/1970 che portò i suoi alla vittoria dello Scudetto. Lo stesso Albertosi è anche uno dei giocatori italiani più forti nel suo ruolo, che ha giocato non solo per il Cagliari ma altresì per Fiorentina, Milan e la Nazionale con cui vinse l’Europeo del 1968.

In difesa sull’out di destra ci va Mario Martiradonna, altro protagonista di quello scudetto del 69/70, che ha legato quasi tutta la sua carriera alla maglia rossoblù indossandola in oltre 300 occasioni. Al centro, ci sono poi Pierluigi Cera e Matteo Villa, con il primo che è stato il capitano della formazione campione d’Italia. Come terzino sinistro c’è invece Vittorio Pusceddu, sardo doc e cresciuto tra le fila del Cagliari negli anni Ottanta con cui ha debuttato in prima squadra nel 1984, per poi tornarci dopo diverse esperienze nel ’92 fino al ’96.

A centrocampo c’è Nené, il brasiliano anche lui parte della formazione vincitrice dello scudetto. Poi, Daniele Conti come regista, al Cagliari dal 1999 al 2015 diventandone una bandiera con le sue 434 presenze in rossoblù. Chiude il reparto Radja Nainggolan, conoscenza ben nota del nostro calcio degli ultimi anni avendo vestito anche le maglie di squadre importanti come Roma e Inter.

Gianfranco Zola

Sulla trequarti, il grande Gianfranco Zola. Il classe ’66 di Oliena è stato portato in Serie A dal Napoli dopo le sue esperienze nella Nuorese e alla Torres. Poi, è passato al Parma e al Chelsea, dove è diventato una leggenda vivente dei Blues. Infine, ha chiuso la sua carriera proprio al Cagliari con cui ha disputato due stagioni (2003-2005). Per lui anche un titolo di vicecampione del mondo con l’Italia ai Mondiali del 1994.

L’attacco a due è infine composto da Enzo Francescoli e Gigi Riva, due che di certo non hanno bisogno di presentazioni dalle parti di Cagliari. Il primo è stato in Sardegna per tre stagioni, entrando però subito in sintonia con il popolo rossoblù. Grande tecnica e assistman d’eccezione tra le sue caratteristiche, è diventato addirittura il beniamino di Zinedine Zidane, che lo ha definito “il mio più grande idolo”.

Riva, invece, è stato per ben quattro volte capocannoniere della Serie A, protagonista indiscusso dello storico scudetto vinto dal Cagliari. Con la sua classe immensa e i suoi gol, Riva è stato uno dei più grandi attaccanti della sua generazione, tanto che arrivò secondo nella classifica stilata da France Football per l’assegnazione del prestigioso riconoscimento del Pallone d’Oro del 1969 dietro al solo Gianni Rivera, fuoriclasse del Milan di quegli anni.