Domani 12 dicembre, al Polo Bibliotecario di Cagliari, si terrà la presentazione della ricerca della docente Maria Cristina Dessì, dedicata ad alcuni casi di possessione nella Francia seicentesca
Interessante incontro sulle possessioni demoniache al Polo Bibliotecario di via Falzarego; il “Centro di Documentazione e Studi delle Donne” organizza la presentazione dell’ultima ricerca della dott.ssa Maria Cristina Dessì, docente di Storia della Filosofia all’Università di Cagliari.
L’appuntamento è per domani 12 dicembre alle ore 18:00, nella Sala Eleonora d’Arborea del Polo Bibliotecario di Cagliari, in via Falzarego 35/37.
Dopo l’incontro su “La figura della strega. Radici storiche e ideologiche: dalla persecuzione degli inquisitori agli slogan degli anni Settanta” prosegue l’approfondimento sul tema della “Caccia alle streghe”.
La ricerca di Dessì è intitolata “Dalla malefica all’indemoniata“, e tratterà le storie di alcuni casi di possessione demoniaca verificatisi e documentati nella Francia del ‘600. I casi in questione furono importanti, poiché suscitarono polemiche e dibattiti nei vari ambienti della società francese dell’epoca (da quello medico a quello politico, passando ovviamente per quello religioso).
Le presunte possessioni demoniache analizzate
I casi presi in analisi dalla ricerca sono tre. Il primo è quello di Marthe Brossier, una donna francese che affermò di essere posseduta dal diavolo. Brossier iniziò a manifestare i primi sintomi della sua presunta possessione nel 1598.
Nel marzo 1599, Brossier fu sottoposta ad esorcismo da parte di un gruppo di medici, i quali però non trovarono alcuna prova fisica della possessione di Brossier. In seguito il Parlamento di Parigi, dopo aver esaminato il caso, concluse che Brossier era una simulatrice, e la condannò essere frustata e sbattuta in prigione.
Il secondo caso è quello di Madelaine de Demandols. La ragazza iniziò a manifestare i primi sintomi della sua presunta possessione nel 1610: cominciò a soffrire di convulsioni, grida e altri comportamenti inspiegabili.
Alcuni gruppi ultracattolici sfruttarono il caso in questione per promuovere la loro agenda politica. Infatti, i sostenitori di Demandols sostenevano che la sua possessione era una prova della presenza del diavolo in Francia.
L’ultimo caso riguarda invece Jeanne des Anges. Famoso per essere il “caso dei diavoli di Loudun“, fu una presunta possessione demoniaca di massa avvenuta in Francia nel 1634, con protagoniste le monache orsoline della città di Loudun, tra le quali vi era appunto Jeanne des Anges.