Unica Radio Raccontiamo la città che cambia
“Teatro del Vissuto” in Sardegna: Espressione artistica e terapia si fondono per rivelare e superare il vissuto dei malati cronici
Nel cuore di Cagliari, mercoledì 20 dicembre alle ore 18, l’attenzione si rivolgerà a un’innovativa iniziativa terapeutica che ha trasceso i confini della medicina convenzionale. L’evento porterà sollievo e consapevolezza a coloro che affrontano patologie croniche. Il palcoscenico di questo evento sarà lo Spazio ArCoEs in via Angius 33. Qui, i diabetologi Luciano Carboni e Maria Pia Turco si uniranno al giornalista Massimiliano Messina per discutere il “Teatro del Vissuto“.
L’origine di questa straordinaria pratica teatrale risale a due figure di spicco. Il diabetologo svizzero Jean-Philippe Assal, pioniere dell’educazione terapeutica in Europa, e il regista boliviano Marcos Malavia. Da oltre due decenni, in una decina di paesi, questa metodologia ha offerto una piattaforma per esplorare e rivelare le profonde emozioni, spesso silenziose e pesanti, di chi convive con patologie croniche come diabete, Parkinson, sclerosi multipla, obesità, disturbi del comportamento alimentare e persino il cancro.
In Sardegna, il “Teatro del Vissuto” ha trovato terreno fertile grazie all’instancabile impegno dei diabetologi Carboni e Turco. Infatti, hanno importato con grande successo questa forma d’arte terapeutica. Questa iniziativa non si limita a essere una semplice rappresentazione teatrale. Piuttosto, si propone di rivelare e superare la sofferenza attraverso l’espressione artistica. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di condividere le proprie esperienze in un contesto che va al di là della diagnosi clinica. Ciò, ha permesso loro di esplorare il vissuto doloroso e spesso paralizzante associato alle malattie croniche.
L’evento di dicembre rappresenta dunque un’occasione unica per approfondire questa rivoluzionaria iniziativa. Luciano Carboni, Maria Pia Turco e Massimiliano Messina offriranno uno sguardo approfondito sull’impatto del “Teatro del Vissuto” nella vita di chi ha avuto la fortuna di parteciparvi. L’incontro promette di essere un crocevia di esperienze, riflessioni e testimonianze, contribuendo a gettare nuova luce sul potenziale terapeutico dell’arte nel contesto della medicina contemporanea. Per chiunque desideri comprendere meglio come l’espressione artistica possa offrire un percorso di guarigione unico, lo Spazio ArCoEs sarà il luogo da non perdere il prossimo mercoledì.
