Mimmo Caruso e Massimo Drago narrano l’antico fascino dell’ex aeroporto di Elmas di Cagliari, tra nostalgia e vecchi ricordi
Il 19 dicembre, le porte del Centro Comunale d’Arte Il Lazzaretto a Cagliari si apriranno al pubblico per accogliere la mostra “Ex aeroporto militare Mario Mameli Cagliari Elmas”. La mostra, curata da Giorgio Pellegrini, presenta 40 fotografie straordinarie catturate da Mimmo Caruso e Massimo Drago nell’ex aeroporto militare di Elmas, che ha prestato servizio fino al 2016 come base del trentesimo Stormo e fu uno dei primi aeroporti sardi.
La manifestazione, patrocinata dal Comune di Cagliari e sponsorizzata dall’Aeronautica Militare in occasione del Centenario della fondazione dell’Arma azzurra, offre uno sguardo affascinante su un luogo ricco di storia e suggestioni. Il catalogo accompagnatorio, curato da Soter Editrice, conta 148 pagine e 80 tavole, completando l’esperienza visiva con approfondimenti e contestualizzazioni.
Le parole di Pellegrini
Nella prefazione al catalogo, Giorgio Pellegrini ci trasporta nel cuore degli anni Trenta del secolo scorso, sottolineando come i linguaggi dell’arte moderna, in particolare Cubismo e Futurismo, abbiano plasmato il Razionalismo degli aeroporti militari italiani. Elmas si distingue come un esempio emblematico di questo fervore estetico, con il suo imponente modello che attirò l’attenzione di luminari come Le Corbusier a Milano, durante la Mostra dell’Aeronautica del 1934. A distanza di quasi un secolo, quella che un tempo era una visionaria “città dell’aria” è ora un luogo vuoto e abbandonato, condannato a subire il lento e inesorabile deterioramento del cemento armato.
Le fotografie di Caruso e Drago fungono da cronaca visiva di questa trasformazione, catturando l’atmosfera decadente e il contrasto tra la gloria passata e la desolazione attuale. Attraverso i loro obiettivi, gli artisti ci conducono in un viaggio suggestivo, permettendoci di contemplare la bellezza in rovina di un luogo che fu un tempo al centro di innovazioni architettoniche e aspirazioni futuriste. La mostra si presenta quindi come un’opportunità unica per riflettere sul passato di Elmas, onorare la sua eredità e stimolare la consapevolezza sulla conservazione del patrimonio storico.