Solanas: Ventinovesima immersione del presepe subacqueo, un’incantevole fusione tra tradizione sacra, arte subacquea e comunità festante
Nelle acque di Solanas, la suggestione della Natività si rinnova per la ventinovesima volta con l’immersione del presepe sott’acqua. Le statue scolpite in trachite rosa, raffiguranti il sacro evento della Natività, sono state collocate a diversi metri di profondità. Un gesto che segna l’inizio di un tradizionale appuntamento che coinvolge la comunità locale. La cerimonia religiosa è stata officiata dal parroco Don Diego, mentre una fiaccolata ha accompagnato il percorso attraverso la pittoresca località turistica fino alla spiaggia.
L’organizzazione dell’evento è stata affidata al Sub Sinnai. Ha visto la partecipazione attiva dei reparti navali e subacquei della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, sottolineando il coinvolgimento delle forze dell’ordine nella valorizzazione di questa tradizione unica. Tra i presenti, la Vice Sindaca Barbara Pusceddu e l’assessore Franco Orrù hanno contribuito a conferire un carattere istituzionale all’occasione.
Il momento clou ha visto i subacquei immergersi con cura, posizionando le statuine subacquee ideate e realizzate con maestria da Franco Congiu. Le acque di Solanas si sono trasformate così in un palcoscenico subacqueo, dando vita a un tableau vivant sottomarino che celebra la sacralità del Natale in un contesto unico.
Il culmine delle celebrazioni si è svolto sulla spiaggia. Dove è avvenuto il tradizionale scambio di auguri e l’esecuzione di canti tradizionali grazie al coro Segossini. Questo momento conviviale ha rinsaldato il legame tra la comunità locale e la sua tradizione, sottolineando l’importanza di preservare e tramandare tali manifestazioni culturali.
Il presepe subacqueo rimarrà immerso fino all’Epifania. Regalerà così agli abitanti di Solanas e ai visitatori un’esperienza straordinaria che fonde spiritualità, folklore e l’incanto delle profondità marine. La Natività nel fondale di Solanas si conferma quindi non solo come un evento religioso, ma anche come un’occasione di condivisione e coesione sociale che unisce la comunità in un gesto simbolico di profonda bellezza.