La Magia de “Sa Die de sa Sardigna” a Oristano. Tradizione e innovazione nel cuore della cultura musicale sarda
L’atmosfera natalizia avvolge il terzo appuntamento di “Sa Die de sa Sardigna”. Una straordinaria vetrina di spettacoli e concerti promossa dal Comune di Oristano, ideata dall’Assessorato alla Cultura e organizzata con passione dall’Associazione culturale Dromos, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione Oristano.
Dopo le emozionanti serate al Teatro Garau della settimana precedente, che hanno visto protagonisti la compagnia Tragodia e gli artisti Rossella Faa ed Elio Turno Arthemalle, il palcoscenico si sposta venerdì 22 dicembre nella suggestiva cornice della Cattedrale di Santa Maria Assunta. Alle 19, in un’atmosfera carica di spiritualità e gratuità, prende vita “Cantendi a Deus“. Un concerto straordinario che promette di intrecciare le note e i versi per narrare la straordinaria ricchezza del canto sacro in Sardegna.
Le protagoniste indiscusse di questa serata sono le talentuose Elena Ledda e Simonetta Soro. Il loro progetto musicale sfida il tempo, fondendo antico e nuovo attraverso le loro voci potenti ed espressive. Accompagnate magistralmente da Mauro Palmas alla mandola, Marcello Peghin alla chitarra e Silvano Lobina al basso. Il concerto attinge all’album “Cantendi a Deus” di Elena Ledda, un vero e proprio viaggio nei canti sacri della tradizione sarda. Il repertorio, costruito con sapienza, comprende brani tradizionali, composizioni originali e riscoperte di canti ormai dimenticati nel tempo.
La componente letteraria del concerto, dedicata al tema della pace, arricchisce ulteriormente l’esperienza artistica. Con testi di Maria Gabriela Ledda e poesie di Erri De Luca e Bertolt Brecht.
La magia prosegue poi il 23 dicembre al Teatro Garau con “Sentimento“, il concerto della straordinaria cantante algherese Franca Masu. Sarà affiancata da Fausto Beccalossi all’accordeon e Luca Falomi alla chitarra. Questo “diario sonoro” svela i sentimenti più intimi e profondi della vita. Trasforma la voce di Franca Masu in un’archeologia esistenziale, un canto dell’anima e del cuore che attraversa ottave basse e profonde per risalire altissima, restituendo al vento e alla luce il suo prezioso carico.
Dopo il Natale, il programma di “Sa Die de sa Sardigna” si sviluppa ulteriormente con entusiasmanti concerti, tra cui quelli di Marino De Rosas e Denise Fatma Gueye, Ernst Reijseger con il Cuncordu e Tenore de Orosei, e Enzo Favata in quintetto con Daniele di Bonaventura.
Per rimanere aggiornati su questa straordinaria rassegna, vi invitiamo a visitare il sito di Dromos e a seguire gli aggiornamenti sui canali social dell’Associazione culturale. Un’opportunità unica di immergersi nella ricca e vibrante cultura musicale della Sardegna.