Cagliari trionfa come uno dei territori più stabili d’Italia. Studio Openpolis rivela tendenze abitative e disparità regionali
In un quadro sorprendente sul fronte dell’abitazione in Italia, Cagliari si distingue come uno dei territori più stabilmente abitati, superando persino il Milanese. I dati recenti indicano che il 92% delle case nel capoluogo sardo è costantemente occupato, posizionando la città al secondo posto in Italia dopo la provincia di Prato. Questo tasso di occupazione dell’11% a Cagliari supera addirittura quello dell’area densamente popolata di Milano, che registra un 12,4%.
La ricerca della Fondazione Openpolis rivela un panorama complesso delle abitazioni in diverse province italiane. Dopo Prato e Cagliari, emergono altre realtà con percentuali significative di case non occupate. Sondrio, ad esempio, presenta un’incidenza del 56,1%, corrispondente a oltre 100.000 abitazioni vuote. Anche Aosta (56%), L’Aquila (53,2%), e Imperia (50,7%) figurano tra le prime dieci province con una percentuale elevata di case senza “dimoranti abituali”.
Un aspetto chiave evidenziato nella ricerca è la relazione tra la presenza di abitazioni non permanentemente occupate e la distanza dai centri in termini di servizi. Le amministrazioni polo riportano un’incidenza del 16,9%, seguite dai poli intercomunali (23,3%) e dai comuni cintura (24,2%). La differenza tra questi ultimi due valori non è particolarmente rilevante, ma la percentuale aumenta in modo consistente allontanandosi ulteriormente dai centri. Nei comuni intermedi, la quota si assesta al 37%, mentre nei comuni periferici e ultraperiferici raggiunge rispettivamente il 47,9% e il 56,3%.
La variabilità si estende anche alle diverse zone altimetriche. In pianura, l’incidenza delle abitazioni non occupate è del 18,9%, mentre nella collina interna cresce al 26,2%. Montagna e collina litoranea riportano valori del 32% e 33,1%. Tuttavia, è nella montagna interna che il fenomeno raggiunge il suo picco, con il 47% delle abitazioni non occupate da almeno un dimorante abituale.
Questi dati delineano un quadro complesso e articolato dell’abitazione in Italia, evidenziando le disparità tra le diverse regioni e suggerendo possibili correlazioni tra la presenza di dimoranti abituali e fattori quali servizi, posizione geografica e altitudine.