L’intelligenza artificiale (AI) sta rapidamente trasformando il mondo, e il settore dei media non fa eccezione. L’AI offre alle aziende editrici nuove opportunità per migliorare la creazione, la produzione, la distribuzione, il marketing, la vendita e il coinvolgimento degli utenti.
L’AI può essere utilizzata per creare contenuti personalizzati per ogni singolo utente, in base ai suoi interessi e alle sue preferenze. Ciò può contribuire a migliorare l’engagement degli utenti e a ridurre il rischio di disinformazione. Ad esempio, un’azienda di notizie può utilizzare l’intelligenza artificiale per suggerire agli utenti articoli che potrebbero essere di loro interesse, in base alla loro cronologia di navigazione o alle loro interazioni con i contenuti precedenti.
Miglioramento dell’efficienza (AI)
L’AI può essere utilizzata per automatizzare attività ripetitive e dispendiose in termini di tempo, come la ricerca di informazioni, la gestione dei contenuti e la moderazione dei commenti. Ciò può liberare i giornalisti e gli altri professionisti dei media per concentrarsi su attività più creative e strategiche. Ad esempio, un’azienda di televisione può utilizzare l’intelligenza artificiale per analizzare grandi quantità di dati di visualizzazione per identificare i programmi più popolari e consigliarli agli utenti.
Scoperta di nuove tendenze
Può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati, al fine di identificare nuove tendenze e opportunità di mercato. Ciò può aiutare i media a raggiungere un pubblico più ampio e a generare maggiori entrate. Ad esempio, un’azienda di social media può utilizzare l‘intelligenza artificiale per identificare i temi più discussi dagli utenti, in modo da creare contenuti che siano pertinenti ai loro interessi.
Rischi associati all’uso
L'(AI) presenta anche alcuni rischi per il settore dei media, tra cui:
- Possibile perdita di posti di lavoro: l’automazione delle attività ripetitive potrebbe portare alla perdita di posti di lavoro per i giornalisti e altri professionisti dei media.
- Difficoltà a distinguere tra contenuti creati dall’uomo e contenuti creati dall’AI: l’AI può essere utilizzata per creare contenuti indistinguibili da quelli creati dall’uomo. Ciò potrebbe portare a problemi di disinformazione e a una riduzione della fiducia nei media.
- Problemi di proprietà intellettuale: l’AI può essere utilizzata per creare contenuti che violano i diritti di proprietà intellettuale di terzi.
Come affrontare i rischi
Per affrontare questi rischi, è necessario un quadro normativo adeguato e un uso responsabile dell’AI. L’Unione Europea ha recentemente adottato una nuova direttiva sulla protezione dei diritti di proprietà intellettuale nel mercato digitale, che include disposizioni specifiche sull’uso dell’AI. La direttiva prevede, in particolare, che gli sviluppatori dell’intelligenza artificiale siano responsabili di garantire che i contenuti generati dai loro sistemi non violino i diritti di proprietà intellettuale di terzi.
Oltre al quadro normativo europeo, è possibile adottare alcune misure per mitigare i rischi associati all’uso dell’ dell’ intelligenza artificiale nel settore dei media. Tra queste, si possono annoverare:
- Trasparenza: gli sviluppatori di AI dovrebbero essere trasparenti circa le fonti dei dati utilizzati dai loro sistemi. Ciò consentirebbe ai media di valutare il rischio di violazione dei diritti di proprietà intellettuale.
- Formati standardizzati: i media dovrebbero adottare formati standardizzati per i contenuti creati dall’intelligenza artificiale. Ciò faciliterebbe la verifica dell’origine dei contenuti e la gestione dei diritti di proprietà intellettuale.
- Educazione: è importante educare i consumatori sui rischi associati all’uso dell’intelligenza artificiale. Ciò contribuirebbe a ridurre la diffusione della disinformazione e a migliorare la fiducia nei media.