L’aumento dei casi di demenza tra i giovani sotto i 65 anni ha sollevato preoccupazioni. Uno studio recente pubblicato su Jama Neurology ha evidenziato quattro fattori di rischio specifici associati all’insorgenza precoce di questa condizione neurodegenerativa
Il lavoro condotto dall’Università di Maastricht, Olanda, ha coinvolto più di 360.000 individui seguiti per otto anni attraverso i dati della UK Biobank. Gli studiosi hanno individuato quattro elementi chiave: bassi livelli di vitamina D, ipotensione ortostatica, aumento della proteina C reattiva nel sangue e isolamento sociale.
La ricerca ha rilevato circa 17 casi di demenza all’anno su 100.000 persone sotto i 65 anni, con la maggioranza dei casi concentrati tra i 40 e i 50 anni. Tra i fattori di rischio, bassi livelli di vitamina D e un aumento della proteina C reattiva si sono dimostrati i più significativi, con la vitamina D che svolge un ruolo neuroprotettivo e l’infiammazione cronica indicata dalla proteina C reattiva come fattori di rischio predominanti.
Parola agli esperti
Gli esperti auspicano che questi dati possano contribuire allo sviluppo di strategie preventive per la demenza ad esordio precoce. Raccomandano azioni specifiche come migliorare i livelli di vitamina D attraverso l’esposizione alla luce solare o gli integratori, gestire l’ipotensione ortostatica con farmaci o cambiamenti nello stile di vita, ridurre l’infiammazione cronica mediante una dieta sana, attività fisica regolare e limitando il consumo di alcol e tabacco, oltre a combattere l’isolamento sociale partecipando attivamente a relazioni e attività di gruppo.
Va sottolineato che questi fattori di rischio sono associati ma non determinano necessariamente lo sviluppo della demenza ad esordio precoce. Tuttavia, adottare misure preventive potrebbe migliorare la salute generale e ridurre il rischio di questa malattia neurodegenerativa. Questi risultati forniscono una base per strategie preventive atte a migliorare la salute mentale e generale, oltre a sensibilizzare sull’importanza di abitudini di vita salutari per contrastare il rischio di demenza precoce.