All’ex archeologico di Cagliari si terrà una mostra sulla Shoah
La mostra “Dall’Italia ad Auschwitz”, inaugurata a Cagliari (all’ex archeologico) il 12 gennaio 2024, racconta la storia delle oltre 6.500 persone deportate dal territorio italiano ad Auschwitz tra il settembre 1943 e il 1944. La mostra, curata da Sara Berger e Marcello Pezzetti, è divisa in tre sezioni:
I luoghi: la mostra descrive i diversi luoghi di deportazione in Italia, dai centri di raccolta ai campi di concentramento.
Le vittime: la mostra racconta le storie delle vittime, con ritratti, biografie, lettere e altri documenti.
I trasporti: la mostra descrive i viaggi dei deportati, dalle stazioni ferroviarie ai campi di concentramento.
I dati
Secondo i dati raccolti per la mostra, il 70% delle persone deportate dall’Italia ad Auschwitz erano ebrei. Il restante 30% era composto da persone arrestate per motivi politici, religiosi o razziali. Tra le vittime, il 90% non fece ritorno.
Le storie
La mostra racconta le storie di persone di ogni età, provenienza e condizione sociale. Tra queste, spiccano le storie di:
Giacomo Debenedetti: scrittore e intellettuale antifascista, deportato per la sua attività di resistenza.
Primo Levi: scrittore e chimico, deportato per la sua appartenenza razziale.
Marija Skoblar: partigiana slovena, deportata per la sua attività di lotta al nazifascismo.
La mostra “Dall’Italia ad Auschwitz” promuove i seguenti valori:
La memoria: la mostra è un modo per ricordare le vittime della Shoah e per non dimenticare le atrocità commesse dal nazifascismo.
La giustizia: la mostra è un atto di giustizia per le vittime e per le loro famiglie.
La tolleranza: la mostra è un monito contro tutte le forme di discriminazione e intolleranza.
La mostra “Dall’Italia ad Auschwitz” è un’importante testimonianza della Shoah in Italia. La mostra è un monito contro tutte le forme di discriminazione e intolleranza.