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Un’eredità da un trilione di dollari: un sogno per molti, una responsabilità per pochi. Dalla serie One Trillion Dollars una storia vera.
John, un giovane rider berlinese, vive alla giornata, senza un soldo in tasca. E’ un ragazzo semplice, con un cuore grande. Vive in un piccolo appartamento con i suoi amici e trascorre le sue giornate pedalando per le strade di Berlino. Non ha grandi ambizioni, ma è felice con la sua vita.Un giorno, però, riceve una notizia incredibile: è l’unico erede di una fortuna creata oltre 500 anni fa. Marlene Engelhorn, una ragazza austriaca di 31 anni, è discendente del fondatore della BASF, la più grande compagnia chimica del mondo. A settembre 2022, quando è morta la nonna, ha ereditato 25 milioni di euro. Entrambe le storie hanno un punto in comune: una grande eredità che stravolge le vite dei protagonisti. Una di queste due storie, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, è reale.
Per John, protagonista della serie One Trillion Dollars, l’eredità rappresenta un’opportunità per cambiare il mondo. Decide di donare il denaro a organizzazioni che si occupano di aiutare i più bisognosi. Marlene Engelhorn, invece, vuole redistribuire la ricchezza in modo più equo e lo vuole fare realmente. Per farlo, ha lanciato un progetto che coinvolgerà 50 cittadini austriaci. Saranno loro a decidere a chi o cosa destinare i 25 milioni di euro. Le storie di John e Marlene sono un esempio di come il denaro possa essere un’arma a doppio taglio. Può essere usato per fare del bene o per ingiustizia.
Nel caso di John, l’eredità rappresenta una grande responsabilità. Il giovane rider deve decidere come spendere il denaro in modo da avere un impatto positivo sul mondo. Marlene, invece, vuole utilizzare l’eredità per promuovere la giustizia sociale. Il suo progetto è un’iniziativa lodevole che potrebbe dare un esempio a molti altri miliardari.
Le storie di John e Marlene sono una riflessione sul ruolo del denaro nella società. Il denaro può essere uno strumento potente per il bene o per il male. Sta a noi decidere come usarlo.
