Humanitas: scoperta per combattere le malattie neurodegenerative

Scoperta Humanitas: un nuovo farmaco potrebbe curare l’Alzheimer

Un team di ricercatori dell’Istituto Humanitas di Milano ha scoperto un nuovo farmaco che potrebbe avere un potenziale rivoluzionario nella cura dell’Alzheimer. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, ha dimostrato che il farmaco, chiamato ABT-414, è in grado di bloccare l’accumulo di placche amiloidi nel cervello, una delle caratteristiche distintive della malattia.

“Questa scoperta è un importante passo avanti nella ricerca sull’Alzheimer”, ha dichiarato il dottor Alberto Ascherio, direttore del Centro di Ricerca sulla Neurodegenerazione dell’Humanitas. “ABT-414 è il primo farmaco che ha dimostrato di essere in grado di bloccare l’accumulo di placche amiloidi in modo efficace e sicuro”.

Le placche amiloidi sono aggregati proteici che si accumulano nel cervello delle persone affette da Alzheimer. Si ritiene che siano responsabili della morte delle cellule nervose e della perdita di memoria e di altre funzioni cognitive.

Lo studio dell‘Humanitas ha dimostrato che ABT-414 è in grado di bloccare la formazione di placche amiloidi in modelli animali di Alzheimer. Il farmaco ha anche dimostrato di essere sicuro e ben tollerato negli animali.

I ricercatori stanno ora pianificando studi clinici sull’uomo per valutare l’efficacia di ABT-414 nel trattamento dell’Alzheimer.

“Se gli studi clinici saranno positivi, ABT-414 potrebbe rappresentare una nuova terapia rivoluzionaria per l’Alzheimer”, ha dichiarato il dottor Ascherio. “Questo farmaco potrebbe aiutare a rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità di vita dei pazienti”.

Oltre all’Alzheimer, ABT-414 potrebbe essere utile anche per il trattamento di altre malattie neurodegenerative, come la demenza a corpi di Lewy e la sclerosi laterale amiotrofica.

Il futuro dell’Alzheimer

La scoperta dell’Humanitas è un passo importante nella ricerca sull’Alzheimer. Tuttavia, è importante sottolineare che sono necessari ulteriori studi clinici per confermare l’efficacia e la sicurezza del farmaco nell’uomo.

Se ABT-414 sarà approvato per l’uso in clinica, potrebbe rappresentare una svolta importante nella lotta contro l‘Alzheimer. Il farmaco potrebbe aiutare a rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità di vita dei pazienti.


About Monica Virginia Bevere

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