mostre virtuali r'accolte

Dal 30 gennaio il ciclo di mostre virtuali “R’Accolte”

Apre l’enorme archivio multimediale di “R’Accolte”, per due mesi di mostre virtuali inedite, disponibili dal 30 gennaio al 31 marzo

Il più grande catalogo multimediale in Italia apre ai “visitatori” virtuali. Dal 30 gennaio al 31 marzo 2024 il ciclo di mostre virtuali “R’Accolte” apre i battenti, promosso dalla Commissione per i Beni e le Attività Culturali di Acri. L’obiettivo è quello di celebrare e diffondere il ricco patrimonio delle collezioni d’arte delle Fondazioni di origine bancaria.

Dal 2012 ad oggi la rassegna ha reso accessibili agli appassionati oltre 15.000 opere, censite secondo i più accurati standard internazionali, appartenenti a 78 collezioni, spaziando dal mondo antico al contemporaneo.

Da quest’anno il ciclo cambia forma, introducendo appunto le mostre virtuali, che offriranno agli utenti interessati l’opportunità di esplorare le inestimabili collezioni da qualsiasi dispositivo. La prima mostra in programma, intitolata “Pàthos. Valori, passioni e virtù“, comprenderà i capolavori di oltre 50 artisti tra i quali Elisabetta Sirani, Guercino, Parmigianino, Guido Reni e Agostino Carracci.

Pàthos. Valori, passioni e virtù” sarà online dal 30 gennaio sul sito ufficiale della manifestazione.

La mostra ed i suoi protagonisti

La mostra virtuale “Pathos. Valori, passioni, virtù“, curata dallo storico dell’arte Angelo Mazza, esplora l’iconografia femminile dell’antichità e del Vecchio Testamento nelle collezioni d’arte delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio italiane.

La mostra presenta una selezione di 80 opere di 60 artisti provenienti da 31 Fondazioni, tra cui capolavori di Elisabetta Sirani, Guercino, Parmigianino, Guido Reni, Giambattista Tiepolo, Giacinto Gemignani e Agostino Carracci. Le opere, che coprono un arco temporale dal XVI al XX secolo, spaziano dai dipinti alle incisioni, dalle maioliche ai bronzi e alle terrecotte.

Al centro della mostra vi sono le passioni, i valori e le emozioni raffigurate da artisti che hanno fatto la storia dell’arte, ricorrendo all’iconografia di personaggi femminili come Cleopatra, Lucrezia, Eva, Betsabea, Rebecca e Giuditta. In particolare, la mostra si concentra su quattro tematiche principali:

Il coraggio e la forza delle donne, con opere come “Cleopatra che si suicida” di Guido Reni e “Giuditta che decapita Oloferne” di Artemisia Gentileschi.

La virtù e l’integrità morale, con opere come “Lucrezia” di Artemisia Gentileschi e “Eva cacciata dal Paradiso Terrestre” di Pietro da Cortona, che esaltano la virtù e l’integrità morale delle donne, anche quando sono costrette a fare delle scelte difficili.

L’amore e la passione, con opere come “Betsabea al bagno” di Tiziano e “Rebecca al pozzo” di Jacopo Pontormo, che esplorano l’amore e la passione femminili, spesso in relazione alla figura maschile.

La maternità e la famiglia, valori fondamentali rappresentati da opere come “La Madonna del latte” di Caravaggio e “La famiglia di San Giuseppe” di Annibale Carracci.

About Lorenzo Piras

Studio comunicazione, scrivo e parlo di calcio (più del dovuto).

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