Al MaC Lula: questi sono i temi centrali della mostra che verrà inaugurata domani 27 gennaio: il rapporto tra uomo, natura e ambiente, i repentini cambiamenti climatici di cui siamo impotenti testimoni . L’esposizione, intitolata “Save Nature; un dialogo tra uomo, natura e ambiente“, che segna l’apertura della nuova stagione 2024 del museo, rimarrà aperta fino al 10 marzo e sarà dedicata agli sconvolgimenti a cui è sottoposto il pianeta. Venti artisti, attraverso le loro opere, discuteranno i problemi legati allo sconvolgimento della biosfera e al costante impoverimento della terra. Al dibattito parteciperà Ignazio Camarda, già professore ordinario di Botanica presso l’Università di Sassari, in occasione dell’inaugurazione.
L’arte, con le sue diverse espressioni, è un mezzo di dialogo e di provocazione. Essa impegna gli artisti nel tentativo di proteggere il pianeta. MaC Lula, con la mostra impone in qualche modo una profonda riflessione sul ruolo dell’arte in difesa dell’ambiente.
Al MaC Lula gli artisti sono:
Dall’ungherese Eric Matrai, insieme a quelle del cinese Cao Fei, dell’americano Robert Rauchenberg e dell’egiziano Fathi Hassam; l’austriaca Nicole Weniger, Mario Adolfi, l’inglese Graham Hudson, il sardo Antonio Mallus, Martelli, Bruno, Frascà, Botto, Stoppani, Agapito Miniucchi, Moncaleano, Campus, Rovaldi, Miyamoto, Garavato, a Pili
L’obiettivo
Lo scopo è quello di stimolare i visitatori su un problema che riguarda la terra ad ogni latitudine, proprio come l’origine degli artisti il cui intento è quello di mettere in guardia l’umanità dai danni che il cambiamento climatico sta causando e potrebbe causare nell’imminente futuro.
Le opportunità
La mostra rappresenta una grande opportunità per gli artisti di impegnarsi nel dialogo e nella riflessione su come sensibilizzare e rispondere alla crisi ambientale in corso. L’evento è una chiamata all’azione affinché l’umanità si assuma la responsabilità di proteggere il pianeta dalle devastanti conseguenze del riscaldamento globale e di compiere passi urgenti verso un futuro più sostenibile. Quindi, se sei un amante dell’arte o un ambientalista, questa mostra è da non perdere