La statua restaurata lignea di San Rocco, patrono contro le pestilenze, sarà presentata in una solenne cerimonia, Sabato 3 febbraio, nella sala “Lazzaro” adiacente alla chiesa di Sant’Antonio a Villacidro. La statua, che risale alla metà del 1600, è una delle testimonianze più antiche del paese, insieme alla statua di Sant’Efisio conservata nella chiesa di Santa Barbara.
Secondo Giovanni Deidda, storico e archivista, essa divenne un’offerta votiva durante un’epidemia di peste mortale a Villacidro nel 1652. “La prima ondata di peste, che durò fino al febbraio del 1653, causò un massacro: 1.109 morti su una popolazione totale di 2.544 persone. Gli abitanti del villaggio decisero di dedicare la statua votiva a San Rocco, Sant’Efisio e San Sebastiano, che si credeva li proteggessero dalla malattia”, conclude Deidda.
Grazie al meticoloso lavoro di Anna Rita Pisu, che ha sapientemente restaurato i colori e i dettagli della statua, compreso il manto dorato, la statua lignea si presenta nel suo splendore originale, con un piccolo cane ai suoi piedi. “Il cane con il pane in bocca è uno dei simboli del santo. Secondo la leggenda, quando San Rocco stesso contrasse la peste, un cagnolino gli portò del cibo ogni giorno, fino alla sua guarigione. Per questo motivo, San Rocco è diventato il patrono dei cani e dei pellegrini”, ha spiegato Deidda.
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