Il docufilm che fa discutere è “La morte negata“, che racconta le testimonianze dei parenti delle vittime del Covid-19, è arrivato anche a Dorgali, in Sardegna. La proiezione, organizzata dall’associazione “Libertà e Diritti Dorgali“, si è tenuta domenica 28 gennaio al Centro Culturale Bachisio Fancello, alla presenza di oltre 100 persone.
Il film, diretto da Francesco De Palo e prodotto da Playmastermovie, ripercorre i mesi più drammatici della pandemia, quando le restrizioni imposte dal governo hanno impedito ai familiari di stare accanto ai propri cari in ospedale. Le testimonianze raccolte sono toccanti e strazianti, e raccontano di persone che hanno dovuto affrontare la morte dei propri cari in solitudine, senza poterli salutare o abbracciare un’ultima volta.
Dopo la proiezione, si è tenuto un dibattito con i testimoni del film, che hanno raccontato la loro esperienza in prima persona. Tra loro c’era anche una donna di Dorgali, che ha raccontato la morte della madre, avvenuta in ospedale a Cagliari. “Mia madre è morta da sola, senza che io potessi starle accanto”, ha detto la donna. “Non ho potuto darle l’ultimo saluto, e questo mi ha lasciato un dolore immenso”.
Il docufilm “La morte negata” ha suscitato un grande dibattito in Italia, e ha sollevato numerose polemiche. Alcuni hanno criticato il governo per aver imposto restrizioni troppo rigide, che hanno impedito ai familiari di stare accanto ai propri cari. Altri hanno invece sostenuto che le restrizioni erano necessarie per contenere la diffusione del virus.
Indipendentemente dalle opinioni, il docufilm fa discutere ed è un’opera importante, che offre una testimonianza diretta di uno degli aspetti più drammatici della pandemia.