Un team di ricercatori italiani ha sviluppato una nuova architettura neuromorfica.
L’apprendimento emergente ha la funzionalità di implementare sia l’addestramento che il funzionamento dei classificatori della rete neurale, attraverso una nuova architettura neuromorfica, riducendo significativamente il consumo energetico.
L’intelligenza artificiale e il deep learning richiedono una considerevole potenza di calcolo per l’addestramento, spesso consumando energia equivalente a quella di una piccola città. La nuova architettura, basata su una memoria emergente, trae ispirazione dal concetto di archiviazione di memoria del cervello umano.
Nel cervello umano, i diversi esempi di un oggetto appartenente alla stessa classe vengono amalgamati in un unico elemento di memoria, chiamato “archetipo emergente”. Questo processo di generalizzazione ci permette di riconoscere qualsiasi bicchiere, indipendentemente dalla sua forma specifica.
Analogamente, i ricercatori italiani hanno utilizzato delle strutture luminose casuali per generare un’unica memoria emergente per ciascuna classe. Questa memoria emergente è molto più efficiente dal punto di vista energetico rispetto alle tradizionali memorie utilizzate nell’intelligenza artificiale.
L’ architettura neuromorfica ha il potenziale di agevolare una nuova era di apprendimento automatico con costi computazionali, economici ed energetici, ridotti sia in fase di addestramento che di utilizzo.
L’apprendimento emergente è un approccio promettente per l’intelligenza artificiale perché offre diversi vantaggi rispetto alle tradizionali tecniche. Questi vantaggi rendono l’apprendimento emergente un candidato ideale per applicazioni in cui è necessario un apprendimento rapido ed efficiente, come la visione artificiale, il riconoscimento vocale e il controllo robotico.
Inoltre, l’apprendimento emergente può essere utilizzato per sviluppare nuove piattaforme di intelligenza artificiale, come le memorie fotoniche, queste ultime utilizzano la luce per immagazzinare informazioni.
Queste memorie hanno il potenziale per essere molto più veloci ed efficienti delle tradizionali memorie elettroniche.
L’apprendimento emergente è quindi una nuova tecnologia con il potenziale di rivoluzionare il campo dell’intelligenza artificiale.