Secondo il rapporto “Tendenze Vino” di Ismea, pubblicato a gennaio, il Vermentino di Gallura si attesta come uno dei vini più in crescita rispetto al 2022 (+2,6%)
Siddùra si distingue nel panorama vitivinicolo italiano con il suo Vermentino di Gallura Docg, che supera le bollicine per valore sul mercato. Lo dice il rapporto “Tendenze Vino” di Ismea, pubblicato a gennaio 2024, che conferma come il vino gallurese si attesta ad un valore di 215 euro per ettolitro, con una crescita importante del 2,6% rispetto al 2022.
Un traguardo significativo che conferma l’eccellenza di questo vino e la dedizione della cantina alla valorizzazione del territorio gallurese. Alla base di questo successo c’è l’impegno di Siddùra nel perseguire la massima qualità in vigna e in cantina.
La cantina, infatti, si avvale di uve selezionate provenienti da vigneti situati in zone vocate della Gallura, dove il terreno conferisce al vino caratteristiche uniche e inconfondibili.
Oltre alla qualità del prodotto, Siddùra si dedica con passione anche alla promozione del territorio. La cantina, infatti, organizza eventi e degustazioni per far conoscere al pubblico le bellezze della Gallura e la sua ricca tradizione vitivinicola.
Il successo del Vermentino gallurese
Il successo del Vermentino di Siddùra è motivo di orgoglio per tutta la Gallura: un risultato che testimonia la qualità del vino e il crescente apprezzamento a livello internazionale. Il Vermentino di Gallura si conferma sostanzialmente come un’eccellenza enologica, capace di conquistare i palati più esigenti e di rappresentare al meglio la Sardegna nel mondo.
Siddùra ha dato il via a una vera e propria rincorsa verso il successo del proprio Vermentino; una corsa che ha portato a numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, non solo sancendo il trionfo di questa cantina, ma soprattutto contribuendo a valorizzare questo vitigno autoctono della Sardegna.
I numeri parlano chiaro: Siddùra ha conquistato quasi 300 premi con i suoi vermentini, posizionandosi come leader indiscusso nel panorama vitivinicolo gallurese. A guidare la classifica è Maìa, con un bottino di 106 premi, seguito da Spèra con 96 premi e Bèru con 70 premi.
Il direttore tecnico della cantina Mattia Piludu si esprime così sul traguardo: “si tratta del riconoscimento di un lavoro nella valorizzazione di un vitigno autoctono che conferma la coerenza che abbiamo sempre messo nella produzione dei nostri Vermentino […] L’unicità della Docg è un valore che va al di là della connotazione puramente commerciale, ma che rappresenta un territorio riconosciuto e riconoscibile a livello nazionale: lo dimostra una Docg che merita il posto che si sta ritagliando nel panorama dell’enologia italiana”.