Venerdì 16 febbraio alle 10:00 a Villasor sarà presentata una pubblicazione di uno studio che ha portato alla riscoperta di antichi vitigni sardi
Bollicine dal sapore di Sardegna grazie alla riscoperta degli antichi vitigni sardi, è questo il cuore del progetto Akinas. Un progetto di Sardegna Ricerche e Agris che ha visto collaborare oltre venti imprese, tra cantine e aziende agricole, pronte a scommettere sugli spumanti innovativi.
Lo studio (finanziato con il PorFesr 2014-2020) ha avuto una durata di tre anni, in cui Akinas ha scovato vitigni autoctoni dagli aromi inconfondibili, ideali per la spumantizzazione oltre che resistenti al cambiamento climatico. I risultati di questo progetto sono stati presentati a Villasor nella pubblicazione “Akinas Spin OV – Spumanti Innovativi da Vitigni Autoctoni“.
Fasi dello studio
Nella prima fase hanno riscoperto i vitigni autoctoni sardi. Nello specifico, tutte le vigne dell’isola (anche quelle semi-abbandonate). Successivamente nella seconda fase hanno sperimentato la spumantizzazione, sia classica che italiana, che ha prodotto risultati più che promettenti per oltre 25 vitigni come Granatza, Licronaxu, Pansale, Sinnidanu e Alvarega.
Obiettivi
L’obiettivo è quello di realizzare uno spumante fortemente caratterizzato che possa competere sul mercato non quantità, ma in qualità e personalità. I prototipi Akinas SPIN OV, con i loro toni fruttati e sapidi, conquistano i palati e offrono una valida alternativa alle bollicine più conosciute.
Vantaggi
Inoltre, un altro vantaggio degli antichi vitigni sardi è che alcune varietà, hanno una maturazione tardiva che li rende particolarmente resistenti al cambiamento climatico, garantendo una produzione costante e di alta qualità.
Con le sue bollicine innovative e resistenti al cambiamento climatico, la Sardegna è pronta a brindare al futuro del vino spumante.