Monologo di e con Pierpaolo Piludu, che va in scena sabato 17 febbraio, alle 19, al Teatro Si ‘e Boi di Selargius
Cada Die Teatro porta sotto i riflettori FAMIGLIA PUDDU, monologo di e con Pierpaolo Piludu, che va in scena sabato 17 febbraio, alle 19, al Teatro Si ‘e Boi di Selargius, un contributo per mantenere viva la memoria sulle follie della guerra e del fascismo, che portarono alla distruzione della città di Cagliari.
Sono trascorsi ottantuno anni, seconda guerra mondiale: nel 1943, Cagliari, visse alcune delle giornate più tragiche della sua storia, quando le “fortezze volanti”, i grandi aerei da combattimento americani, la bombardarono ripetutamente distruggendo interi quartieri e trasformandola in un enorme campo di battaglia. La città appariva spettrale, semidistrutta, svuotata: moltissimi cagliaritani morirono, in migliaia la abbandonarono, sfollando nei paesi della provincia e dell’interno dell’Isola.
Il monologo FAMIGLIA PUDDU
Ci racconta la storia della guerra vista attraverso gli occhi di un bambino. Un bimbo down che ha la sfortuna di avere un padre estremamente ignorante, e non certo un “campione di sensibilità”. Giovanni Battista Puddu, factotum del Tribunale di Cagliari, trascorre il suo tempo libero imparando a memoria le frasi del duce.
La sua massima aspirazione è quella di poter dare alla patria un gran numero di figli maschi da mandare a conquistare l’impero. Così quando, durante il quarto anno di matrimonio, dopo due femmine, la moglie finalmente gli dà il primo maschietto, Giovanni Battista non sta più nella pelle. La felicità però, nel giro di un paio di mesi, si trasforma in disperazione quando il medico di famiglia gli dice che il tanto atteso figlio maschio ha una grave malattia che gli impedirà di sfilare con la divisa da Balilla.
Giovanni Battista decide così di tenere il piccolo nascosto in casa, come se fosse una vergogna. Paradossalmente, il bambino, grazie alla guerra e agli allarmi che risuonavano in tutti i quartieri di Cagliari dal 1943, uscirà per la prima volta dalla sua casa-prigione, correrà felice per le strade del quartiere di Villanova sino al rifugio del Terrapieno e conoscerà un mondo che fino ad allora gli era stato tenuto nascosto.
Documentario sui racconti dei sopravvissuti ai bombardamenti del 1943
Sarà proiettata anche una versione breve di “Quando scappavamo col cappotto sul pigiama”, documentario prodotto dalla sede Rai della Sardegna, con la regia di Pierpaolo Piludu e di Cristina Maccioni, che nella sua forma integrale – in questi anni andata in onda più volte su Rai Storia – contiene molti racconti di donne e uomini che hanno vissuto i bombardamenti su Cagliari del 1943 e visto la città quasi rasa al suolo.
Si tratta di una selezione delle storie raccolte da Piludu nel corso di una ricerca condotta con la cattedra di Antropologia Culturale dell’Università di Cagliari e l’ISRE di Nuoro che è sfociata nella creazione di un archivio video dei testimoni dei bombardamenti.