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Viaggio nel pensiero “deandreiano” con Gerardo Ferrara

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Quattro chiacchiere con Gerardo Ferrara, direttore artistico del festival “Buon compleanno Faber”, giunto quest’anno alla XII edizione

Abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere con il direttore artistico della manifestazione “Buon compleanno FaberGerardo Ferrara, il quale ci racconta i retroscena e l’obiettivo del festival, giunto quest’anno alla sua XII edizione.

Non una cover, non un omaggio e nemmeno un ricordo“: è questo l’incipit del festival “Buon compleanno Faber”, rassegna tenutasi dal 15 al 18 febbraio che ripercorre la poetica ed il pensiero del cantautore Fabrizio De André, andando a sottolineare la sua costante influenza nell’immaginario collettivo.

L’imperativo che Gerardo ci tiene a sottolineare è proprio la natura stessa del festival, che si propone di essere un viaggio, più che nella musica, nella poetica di Faber, figura iconica che si è legata alla Sardegna ed alla sua essenza sociale più profonda.

Questo aspetto di De André, il legame quasi viscerale con l’isola, lo potremmo riscontrare in un’altra figura senza tempo, solitaria e riflessiva, che ha sposato la Sardegna e il suo popolo quand’era poco più di un adolescente: Luigi Riva da Leggiuno, il ragazzo capitato qui quasi per caso e mai andatosene.

I protagonisti del festival nel segno di Faber e “Rombo di Tuono”

La scomparsa di Riva, lo scorso 22 gennaio, ha fatto sì che l’edizione 2024 del festival vertesse molto sul rapporto e l’eredità lasciata da due degli uomini più influenti del XX secolo sardo: “Rombo di Tuono” e Faber. Gerardo ci parla di quanto il festival spazi molto su svariate tematiche, usando le figure e le battaglie di Riva e De André come “trampolino” per affrontare questioni sociali e culturali molto profonde.

Tanti i protagonisti che nelle quattro giornate in programma hanno arricchito l’evento di storie e testimonianze da raccontare: tra gli altri autori, musicisti e registi. Uno di loro è stato lo scrittore Carlo Vulpio, autore de “Il sogno di Achille“, romanzo che omaggia la “favola” di Gigi Riva in Sardegna.

Oltre all’incontro con Vulpio, si sono esibiti Battista Dagnino, Antonio Petitto e Raoul Moretti nel concerto “In te unde de Faber“, nel segno dell’opera di De André. Protagonista del festival anche il cinema, con la visione dei film vincitori del Premio FICC 2023 (Federazione Italiana dei Circoli del Cinema).

A chiudere la rassegna nella giornata di domenica 18 febbraio, è stato il viaggio-inchiesta di Valerio CataldiMario che costruiva la pace“; l’inchiesta racconta il caso del giovane volontario delle Nazioni Unite Mario Paciolla, morto in Colombia in circostanze ancora oscure. Hanno partecipato all’incontro anche i genitori di Mario, in collegamento da Napoli, per condividere la loro importante testimonianza.

About Lorenzo Piras

Studio comunicazione, scrivo e parlo di calcio (più del dovuto).

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