Benito Urgu: Ottantacinque anni di risate – l’addio alle scene con un grande evento e un futuro da influencer
Una carriera lunga, fatta d’incontri speciali, di riconoscimenti e di applausi; Benito Urgu fissa un importante appuntamento con i suoi fans all’Auditorium di Cagliari. Un’occasione per raccontarsi, ripercorrendo i momenti più importanti della sua carriera, con l’ironia e l’intelligenza che l’hanno reso noto nel corso degli anni. Oltre sessanta anni di attività, costellati da sette film, quindici fra programmi televisivi e lavori teatrali, tre riconoscimenti e circa un centinaio di incisioni fra 45 giri, LP e musicassette.
Questi i numeri dell’ottantacinquenne Benito Urgu, che sceglie di salutare il pubblico in grande stile con l’atteso appuntamento in teatro. I giovani avranno modo di scoprire l’universo Urgu; i più grandi, invece, potranno rivivere una full immersion fra personaggi, canzoni, modi di dire e battute sagaci che hanno segnato il ritmo del tempo. Per Benito sarà il momento del saluto alle scene, senza rammarico e senza lacrime ma con la travolgente simpatia che l’ha reso compagno fedele d’infinite serate. E se la nostalgia dovesse apparire, basterà un applauso per ritrovare il sorriso, sotto i baffi più famosi dell’isola.
Il successo social
L’artista ha deciso di dire addio alle scene ma non ai social. Dal 2020 Benito Urgu può, a pieno titolo, definirsi “Influencer”. I numeri social raccontano molto della sua attività in rete e dell’importante riscontro con il pubblico. A oggi ha totalizzato 300 K Followers (tra Facebook, Instagram, YouTube e TikTok) e superato 1,5 M di visualizzazioni ogni mese. Benito, sui social, propone la sua arte in tutte le sfaccettature. Di sé mostra anche un lato finora sconosciuto al pubblico, rivelando l’uomo oltre l’artista. Un uomo semplice, sensibile, empatico, appassionato dei sapori e delle tradizioni della sua terra, fortemente in simbiosi con la natura e i valori d’altri tempi.
Un artista poliedrico
Dopo una vita fra palchi, piazze e tv, l’ultimo appuntamento in Teatro – all’Auditorium – è il regalo che Benito vuole fare ai suoi fans. Ma anche a chi non rinuncia alla bellezza di uno spettacolo costruito per procurare gioia e felicità nel pubblico.
Una vita dedicata allo spettacolo, alla musica, al cabaret di qualità, al pubblico delle piazze, dei teatri, della televisione e della radio. Ottantacinque anni vissuti intensamente senza mai fermarsi. Una carriera unica, capace di toccare punti, forse inattesi, sicuramente prestigiosi. Cantautore, comico, cabarettista, imitatore e attore italiano, una voce riconoscibile, lo sguardo vivace, aperto al mondo, curioso e determinato.
Le tappe della carriera
Oristano è la sua città ma l’artista Benito Urgu ha “casa” in ogni angolo dell’isola, grazie alla sua storia professionale legata alla musica e quindi alle sale da ballo ed alle piazze che sono state il suo palco. Una carriera articolata che ha offerto brani originali e ironici, fra tutti Cambale Twist. Quest’ultima canzone, negli anni ’60 raggiungerà punte d’ascolto inattese soprattutto quando la RAI la trasmise sul primo canale. Benito Urgu e il gruppo dei Barritas, in costume tradizionale sardo, si dimenavano cantando, suscitando divertimento e grande euforia in coloro che li guardavano. Queste canzoni, originali per stile, testo e particolarmente orecchiabili, furono i suoi primi cavalli di battaglia.
Radio
Negli anni ’70, le radio, allora decisamente libere diffusero una serie di brani ironici, delle vere parodie in formato 45 giri: Sexy Fonni parodia del celeberrimo Je t’aime… moi non plus di Serge Gainsbourg e Jane Birkin. La canzone decretò il successo nazionale di Benito, raggiungendo l’apice delle classifiche di vendita di quell’anno. Negli ultimi anni del decennio, insieme a una nuova formazione musicale da lui creata, I Porsei, e con la collaborazione di Antonello Martinez, Benito diede vita ad uno spettacolo comico-musicale, il primo varietà itinerante nell’isola.
Le piazze dell’isola
Benito ha sempre amato il contatto con la gente e la musica. Spettacoli originali, collaborazioni storiche e personaggi diventati vere icone del divertimento popolare. Ogni spettacolo è inciso su musicassetta e immesso sul mercato, ottenendo un’ottima accoglienza da parte del pubblico, tanto che Visitors è la musicassetta più venduta di tutti i tempi in Sardegna. Benito inventa battute, espressioni, modi di dire, toni vocali, rivede e ricrea un linguaggio utilizzando termini legati al sardo e parole italiane che in quella particolare forma verbale scatenano ilarità e conquistano le folle. Con questa forza travolgente Benito fa la storia dello spettacolo isolano, tanto che in Sardegna c’è una generazione di comici che si è formata sperando di riuscire a emularne le vicende professionali.
TV
Già protagonista dei palinsesti televisivi regionali, raggiunge il successo anche su scala nazionale grazie alle collaborazioni con Piero Chiambretti (1990) e Giorgio Panariello, il quale lo vuole su Rai uno per Torno Sabato (2001); da ricordare anche le fortunate gags con Nino Frassica e le apparizioni a Colorado Cafè, Radio Rai Sardegna ed I migliori anni, con tormentoni ormai diventati prezioso tesoro delle teche Rai. La sua personalità travolgente riesce ad imporsi anche nel mondo della pubblicità, vincendo l’ambito premio nazionale della pubblicità, grazie allo spot di un affermato mobilificio.
Cinema
Il cinema lo accoglie con diverse esperienze capaci di fare cassetta: nel 2016 partecipa al primo film di Pino & gli anticorpi, Bianco di Babbudoiu. Nel 2019 recita al fianco di Jacopo Cullin in L’uomo che comprò la Luna, diretto da Paolo Zucca. Nel 2021 compare nel film Mollo tutto e apro un chiringuito di Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi.
Oggi Benito si divide fra la Sardegna e Cuba, altra isola del suo cuore, nella quale fa la radio, si diverte, segue il ritmo della vita e si guarda intorno. Vuole godere del tempo, rallentando il ritmo del lavoro. Pochi spettacoli, poche piazze e poco teatro.