Rivoluzione digitale in Puglia: Un ambizioso progetto integrato per ottimizzare Ambiente, Agricoltura e Servizi Regionali
“EU FACTOR NEXT: Per un’Europa coesa, sostenibile e giusta” è un progetto co-finanziato dalla Commissione Europea per sostenere la comunicazione e la diffusione della Politica di Coesione. Questa è la principale politica d’investimento adottata dall’Unione Europea ed il suo obiettivo è quello di ridurre le disuguaglianze e squilibri tra gli stati membri, in modo da poter creare un’Europa sempre più unita, innovativa ed inclusiva.
Eu Factor Next è un progetto Europeo promosso da LegaCoop e realizzato da Raduni, l’
Associazione degli operatori radiofonici universitari italiani per raccontare da vicino come vengono spesi i finanziamenti europei. In ogni puntata vi raccontiamo la storia di un progetto europeo finanziato.
In un mondo sempre più connesso e complesso, la capacità di intervenire in maniera rapida ed efficiente risulta essere una componente fondamentale per poter risolvere tutte le problematiche della nostra società.
Il progetto “Puglia Digitale- Piano operativo Ecosistema Agricoltura Territorio Ambiente”, si prefigge proprio questo risultato. Come suggerisce il nome stesso, si tratta di un progetto molto vario, in quanto tratta diversi campi d’azione, nonostante il focus principale sia l’ambito territoriale.
Il suo obiettivo principale è quello di rafforzare ed evolvere il sistema di dati e servizi delle infrastrutture del territorio. Per raggiungere tale scopo, tuttavia, sono necessari una molteplicità di sottointerventi o sottoprogetti come ad esempio:
- la sperimentazione di nuove tecnologie per conoscere al meglio il territorio. In questo modo la localizzazione dei luoghi in cui c’è bisogno di intervenire risulterebbe molto più rapida. Inoltre, attraverso queste tecnologie, si può analizzare in che modo si evolve il territorio e le dinamiche al suo interno. In questo modo si potranno prevedere eventi o interventi analizzando i dati passati, potendo quindi intervenire in maniera repentina.
- l’aggiornamento delle cartografie, sempre attuali e quindi capaci di riprodurre fedelmente le dinamiche di un territorio in un dato momento storico.
- l’aggiornamento dei dati presenti negli archivi. Questi ultimi, infatti, storicamente sono sempre stati cartacei. La trasformazione e digitalizzazione successiva rendono molto più semplice la loro consultazione, nonchè il rischio di eventuali danni.
- la creazione di nuovi sistemi e servizi digitali per cittadini, enti, regione e altri attori. Attraverso questi servizi, sarà possibile monitorare al meglio le richieste e gli interventi, velocizzando i tempi e diminuendo i danni.
In quanto servizi digitali specifici, molto spesso legati a siti e portali completamente nuovi, è previsto di un sistema di supporto e un accompagnamento all’apprendimento per tutti gli attori coinvolti, in modo da poter usufruire al meglio di tutti i mezzi messi a disposizione dal piano.
Alcuni di questi obiettivi sono stati ereditati dal precedente progetto “Puglia Login”. Nato nel 2016, anch’esso si occupa essenzialmente della creazione e implementazione di servizi digitali.
Puglia digitale, appunto ha portato avanti alcuni di essi, come ad esempio la creazione di:
- servizi digitali per territorio e ambiente;
- servizi digitali per il settore agroalimentare;
- servizi digitali per settore economico;
- servizi digitali per finanza e patrimonio;
Inoltre, è stato fondamentale per la creazione del portale regionale PUGLIACON.
L’azienda attuatrice di questo progetto è InnovaPuglia. Tuttavia, intervenendo a livello regionale, hanno ricevuto il supporto sia dalla stessa regione che da diversi enti settoriali e trasversali. Tra questi, un ruolo particolarmente fondamentale è quello ricoperto dell’ RTD (Responsabile per la Transizione Digitale). Ha il compito di far concordare “Puglia Digitale” con i progetti passati e quelli futuri, in modo da non avere interferenze o incongruenze.
La durata della realizzazione del progetto sarebbe dovuta essere compresa durante il periodo tra il 1 Luglio 2019 al 31 Dicembre 2023. Attualmente è ancora in corso. Per quanto riguarda la portata economica, si tratta di un progetto molto ambizioso e dispendioso. Si parla di una cifra di circa € 38 milioni, di cui la maggior parte provenienti dal Fondo Coesione-Sviluppo 2014-2019. Fu creato nel 2011 per poter velocizzare le tempistiche dell’arrivo dei fondi europei, permettendo di controllare anche l’efficacia degli interventi. Il tutto viene fatto in collaborazione con la Commissione Europea, che è l’istituzione che si occupa di tali finanziamenti.
EU FACTOR NEXT, guidato da Innovacoop e da Legacoop Emilia-Romagna, è un progetto finanziato dalla DG REGIO, la Commissione responsabile della politica comunitaria in materia di regioni e città. scoperta dell’impatto della Politica di Coesione in diverse Regioni del continente europeo.
Gli obiettivi di EU FACTOR NEXT:
- aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei cittadini sulla Politica di Coesione dell’Unione Europea;
- coinvolgere attivamente imprese e soprattutto i giovani, per promuovere il cambiamento nel futuro;
- puntare a costruire un’Europa più coesa, più digitale ed etica.
EU FACTOR NEXT parte dalla Regione Emilia-Romagna, una delle realtà maggiormente coinvolte all’interno dell’ambito dei fondi di coesione, ma si espande anche nel resto dell’Italia e nel resto dell’UE.