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A Cagliari saranno attivati due nuovi corsi gratuiti di Istruzione e formazione tecnica superiore per Sviluppatori di videogiochi e di Realtà virtuale nel Metaverso
Saranno attivati tra aprile e maggio a Cagliari, due nuovi corsi gratuiti di Istruzione e formazione tecnica superiore, da 990 ore e della durata di un anno, rivolti a giovani diplomati/laureati, anche già occupati.
I corsi consentiranno di ottenere il diploma tecnico di Game Developer e di Sviluppatori di Realtà virtuale (VR) nel Metaverso. Le selezioni si sono concluse a febbraio.
Finanziati dalla Regione Sardegna e cofinanziati con fondi dell’Unione europea e di Coesione Italia
21-27, i due corsi prevedono classi da 15 partecipanti ciascuno.
L’iniziativa è curata da Formatica Scarl, agenzia formativa nata a Pisa 26 anni fa, e si svolgerà in partenariato con il Centro interdipartimentale GLAB dell’Università di Cagliari e la partecipazione
dell’Istituto di Fisiologia clinica del CNR di Pisa.
Gli obiettivi dei corsi
I dettagli sono stati illustrati questo pomeriggio, a Cagliari, in viale Diaz 103, nell’ambito dell’inaugurazione del nuovo Polo formativo di Formatica Scarl, alla presenza dell’amministratore delegato Andrea Zavanella, e della responsabile per la Sardegna, Laura Loffredo.
I due corsi hanno l’obiettivo di formare delle persone capaci di orientarsi tra le diverse tecnologie, di
mettere a punto delle soluzioni sulle principali piattaforme di sviluppo, che siano in grado di integrare le proprie soluzioni in un’architettura Cloud, e che abbiano dimestichezza nell’applicazione degli elementi fondamentali della tecnologia Blockchain, inclusi gli aspetti di implementazione dei protocolli informatici, i cosiddetti Smart Contract.
Entrambi i corsi prevedono una parte teorica in aula e un’altra in laboratorio. Il 30% delle ore di
lezione si svolgerà con la formula della formazione a distanza (Fad). Delle 990 ore complessive, 495 saranno svolte come stage in alcune aziende.
I videogame in Italia continuano a crescere esponenzialmente. Il segmento risulta composto per il 35% dalle vendite di software fisico e per il 65% dalle vendite di software digitale. Degli attuali operatori del settore il 40% ha solo la licenzia media superiore, mentre il 34% la laurea magistrale. La maggior parte di loro ha competenze acquisite solo tramite la pratica professionale non essendoci corsi specializzati.
Game Developer:
Nel caso del corso per Game Developer la spendibilità di questa figura è estremamente ampia e va dai settori IT di aziende che lavorano sulla programmazione, fino a quella di imprese che stanno iniziando la transizione nel Web3, oltre a realtà IT che sviluppano e producono giochi o animazioni digitali.
Durante il percorso formativo, gli allievi e le allieve acquisiranno una vasta gamma di competenze tecniche e trasversali necessarie per creare prodotti software conformi alle specifiche progettuali.
L’obiettivo del progetto, dunque, è di formare una figura professionale in grado di applicare la metodologia della programmazione nel settore Ict, nel settore cinematografico e nella modellazione 3D e nella virtualizzazione di modelli come nel Gaming.
Sviluppatori di Realtà virtuale (VR) nel Metaverso
Per quanto riguarda il secondo corso, la figura dello Sviluppatore di soluzioni VR in ambito Metaverso/Gaming dovrà anche conoscere gli elementi principali dei sistemi di Intelligenza Artificiale, in modo da poterli integrare nei sistemi VR, offrendo cosi la potenzialità congiunta di entrambe le tecnologie.
Come nel caso del Game Developer, anche in questo caso le opportunità occupazionali sono estese, perché si tratta di un professionista che può essere impiegato: in ambiti IT di aziende che stanno iniziando la transizione nel Web3, in imprese IT che sviluppano per conto terzi soluzioni e servizi in ambienti VR integrati nel Metaverso, o come in realtà che producono giochi o animazioni digitali usando strumenti VR (ad esempio, Pixar), ma anche in ambito sanitario per la realizzazione di soluzioni dedicate alla formazione e/o alle terapie basate su tecnologie immersive, e infine nell’autoimpiego.
