Il matriarcato sardo sarebbe un falso mito nella nostra cultura: a dimostrarlo una ricerca di Elia Mura, docente di lettere a Sorgono
Quello che per secoli sembrava appurato, potrebbe essere rivisto; il matriarcato in Sardegna, qualcosa di radicato nell’età moderna, potrebbe essere ritenuto un falso storico alla luce della ricerca di Elia Mura, docente di lettere in un istituto superiore di Sorgono.
La scoperta della Mura, avvenuta mentre esaminava le carte processuali delle denunce di violenza sessuale della prima metà dell’Ottocento, è documentata nella sua tesi di laurea in Scienze Politiche. Tale ricerca dimostrerebbe come spesso le altre donne fossero complici della violenza, non mostrando alcun pentimento o empatia per la vittima. Addirittura, le denunce delle violenze avvenivano da parte del padre delle vittime e non dalle stesse.
Un comportamento di questo tipo, se appurato, sicuramente non sarebbe attribuibile ad una società matriarcale (come viene definita quella sarda); dai verbali analizzati emerge come l’unico scopo della denuncia fosse quello di individuare il colpevole in modo tale che sposasse le vittima (matrimonio che avrebbe poi portato al ritiro della denuncia).
Il ruolo della donna in Sardegna
La Sardegna custodisce un passato intriso di tracce di un antico matriarcato; le radici di questa struttura sociale affondano nel Neolitico e nell’Eneolitico, quando la civiltà nuragica fioriva sull’isola.
La Dea Madre era venerata come simbolo di fertilità e creatrice di vita, come testimoniato da statuette e raffigurazioni archeologiche. Le donne ricoprivano un ruolo centrale nella società nuragica: gestivano l’economia domestica, la produzione artigianale e detenevano un potere decisionale importante.
L’eredità del matriarcato sardo si manifesta anche nel ruolo sociale delle donne, che hanno mantenuto una forte indipendenza e autonomia nella gestione della famiglia e del lavoro. Alcune feste tradizionali, come la “Festa di Sant’Anna” a Posada, riecheggiano antichi culti matriarcali.
Tuttavia, il dibattito sull’esistenza di un vero matriarcato in Sardegna è ancora aperto (e la ricerca svolta dalla Mura lo dimostra); alcune studiose ipotizzano una società paritaria o con una gerarchia di genere più sfumata. È importante perciò evitare di cadere in stereotipi o in una visione romanticizzata del passato.