Olbia si prepara a vivere un’esperienza unica all’interno del suo ospedale: il Mater Olbia diventerà non solo un luogo di cura, ma anche un centro di promozione del benessere e della cultura attraverso la musica. Questa iniziativa, promossa dal Comune di Olbia e dalla Scuola civica di musica, segna un’importante novità nell’ambito della valorizzazione del patrimonio culturale e sociale.
Il via alla prima stagione concertistica è previsto per domenica 10 marzo nella hall principale dell’ospedale. Il concerto sarà dedicato esclusivamente ai pazienti e ai loro accompagnatori, offrendo loro un momento di svago e condivisione. Sul palco si esibirà il gruppo Kor vocal ensemble, composto da cinque talentuosi cantanti noti a livello internazionale. Il repertorio spazierà dall’opera al musical, dalle melodie italiane, regalando emozioni e momenti di distrazione preziosi in un contesto delicato come quello ospedaliero.
Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, sottolinea l’importanza di questa iniziativa che promuove il benessere attraverso l’arte e la socializzazione, mentre l’amministratore delegato del Mater Olbia, Marcello Giannico, evidenzia il ruolo fondamentale della cultura nel rendere l’ospedale un luogo accogliente e umano.
Maestri e concerti
Il maestro Fabrizio Ruggero, direttore della Scuola civica di musica di Olbia, spiega come la musica possa essere un vero e proprio supporto alle terapie tradizionali, contribuendo alla promozione della salute e del benessere psicofisico dei pazienti.
La stagione concertistica al Mater Olbia Hospital si estenderà per cinque appuntamenti, con esibizioni previste nelle prossime settimane. Si partirà con il concerto inaugurale di domenica, per poi continuare con una varietà di spettacoli che coinvolgeranno il pubblico fino a maggio.
Questo progetto rappresenta un’importante iniziativa nel panorama sanitario olbiese, dimostrando come la musica possa diventare un potente strumento per migliorare il benessere e la qualità della vita dei pazienti, contribuendo a trasformare gli ambienti ospedalieri in luoghi di cura e promozione culturale.