“Rovinarsi è un gioco” in scena al Teatro del Segno

Dal 18 al 22 marzo, il Teatro del Segno presenta “GAP / Gioco d’Azzardo Patologico – rovinarsi è un gioco”, uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Stefano Ledda. Questo intenso dramma offre uno sguardo penetrante e senza compromessi nel mondo oscuro e pericoloso del gioco d’azzardo patologico

La storia segue un giocatore, immerso nel vortice di emozioni contrastanti tra il desiderio di sfidare la sorte, la gioia delle vittorie e l’amarezza delle probabili sconfitte. Ambientato in luoghi che vanno dal bancone di un bar con le slot machine alla tranquilla dimensione domestica di una famiglia. Il palcoscenico si trasforma in una serie di stazioni di una via crucis, simboleggianti il cammino verso l’abisso intrapreso dal protagonista.

Il personaggio centrale, un giovane tipografo con una vita apparentemente stabile e felice, si ritrova improvvisamente intrappolato dalla dipendenza dal videopoker. Il gioco diventa il suo rifugio, portandolo a trascurare il lavoro, la famiglia e gli amici. Le perdite finanziarie si accumulano e i debiti diventano sempre più insormontabili. Stefano Ledda offre un’intensa interpretazione del protagonista, dando vita ai suoi pensieri, ai suoi incubi e alle sue disperate tentativi di uscire dal ciclo di auto-distruttività.

Parola d’ordine sensibilizzazione

La pièce, ispirata a eventi reali e supportata da dati statistici e studi scientifici, si propone di sensibilizzare il pubblico sulle insidie del gioco d’azzardo e sul fenomeno crescente delle dipendenze. Attraverso un’esplorazione senza filtri di questa patologia moderna, lo spettacolo mette in luce le gravi conseguenze economiche e sociali che essa comporta. Evidenziando il bisogno di maggiore consapevolezza e supporto per coloro che ne sono affetti.

GAP / Gioco d’Azzardo Patologico – rovinarsi è un gioco” si distingue per il suo approccio diretto e incisivo al tema. Senza moralismi o pregiudizi, ma con un’urgenza comunicativa che tocca nel profondo. Attraverso la potenza espressiva del teatro, Ledda offre al pubblico uno sguardo crudo e senza filtri sulla devastante realtà del gioco d’azzardo patologico. Invitando alla riflessione e all’azione contro questa forma di dipendenza che affligge sempre più individui nella società contemporanea.

About Daniele Atzori

Ragazzo sardo di 28 anni appassionato di cibo, calcio e comunicazione. E tante altre belle cose.

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