Viaggio tra parole e note, storie e emozioni con la seconda tranche di “Teatro Senza Quartiere” organizzata dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda
Inizia la seconda parte di “Teatro Senza Quartiere” organizzato da Teatro del Segno al TsE di via Quintino Sella, nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari.
Sono cinque i titoli in cartellone tra marzo e maggio. Da “Gabriella Sempre” di OfficinAcustica a “Spogliarello” di Dino Buzzati nella mise en scène del Teatro del Segno. “Perdifiato” di e con Michele Vargiu (produzione Teatro Tabasco – MeridianoZero). “Why Clitemnestra, why?” de L’Effimero Meraviglioso. “Fuochi” di Marguerite Yourcenar e infine “Sotto Voce”, originale spettacolo-concerto di e con Rossella Faa per un’antologia di canzoni d’amore.
Primo appuntamento
Si inizia con un intenso ritratto al femminile, “Spogliarello” di Dino Buzzati con Marta Proietti Orzella e Alessandra Leo. Sabato 6 e domenica 7 aprile alle 20.30. Uno spettacolo del Teatro del Segno con regia, scene e costumi di Marco Nateri. Storia di Velia, un’ingenua maliarda che fonda sulla propria avvenenza fragili e fuggevoli sogni di ascesa sociale. Una discesa agli inferi, da bella e trionfante mantenuta a passeggiatrice. Tra tentativi di risollevarsi e relativi fallimenti, in una sorta di dolorosa “Via Crucis” dove il destino di una donna ambiziosa ma poco accorta, facile preda di sfruttatori e usurai, offre lo spunto per una lucida e spietata critica della società, tra vizi privati e pubbliche virtù.
Racconti di donne
Uno sguardo sull’universo femminile attraverso le storie emblematiche, vere o inventate, di eroine antiche e moderne. Dall’indimenticabile Gabriella Ferri a Alfonsina Strada, la prima donna a correre il giro d’Italia. Figure del mito come Clitennestra, sposa e assassina “per amore” del re Agamennone. Creature terrene come Velia, affascinante e spregiudicata mantenuta di lusso, fino al diario sentimentale di una donna alle prese con i capricci del cuore.
Una galleria di ritratti di artiste e atlete, regine e prostitute, per esplorare le diverse sfaccettature dell’animo femminile. E indirettamente, la condizione e il ruolo della donna nella società, tra retaggi patriarcali, discriminazioni e pregiudizi, in un gioco di rimandi e intrecci fra teatro e musica, danza, cinema, letteratura e sport.
La seconda tranche di Teatro Senza Quartiere
La sezione primaverile della Stagione 2023-2024 di “Teatro Senza Quartiere” è inserita nel progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” 2017-2026 a cura del Teatro del Segno. In collaborazione con la Parrocchia di Sant’Eusebio di Cagliari, con il patrocinio e il sostegno della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari e il contributo della Fondazione di Sardegna.
Nello spazio ritrovato del rione popolare ai piedi del Colle di San Michele, va in scena uno speciale tributo alle innumerevoli figure femminili troppo spesso relegate in secondo piano. Identificate nell’ambito della famiglia come madri e mogli, figlie e sorelle ma anche attivamente presenti nella comunità. Affermate nelle professioni, nell’arte e nella politica, stimate e apprezzate per la loro cultura, le loro competenze, il loro impegno e le loro capacità, eppure quasi sempre meno dei loro colleghi maschi.
Il Fil rouge di “Teatro Senza Quartiere” è quindi un’indagine sulla complessità e la ricchezza di sfumature che corrisponde a ciascuna donna. Tra pregi e difetti, fragilità e forza, coraggio e irresolutezza. Insomma, di quella folla di creature, famose o meno, felici e infelici, ricche o povere, nobili o meschine, ma tutte con una personalità unica e irripetibile, che corrispondono all’incirca a metà del genere umano alle prese con l’eterno dilemma tra il bene e il male.