Dal 13 al 24 marzo, la Sardegna si prepara ad aprire le porte a nove tesori nascosti, in occasione della trentaduesima edizione delle Giornate FAI di Primavera. Questo evento, organizzato dal Fondo Ambiente Italiano, offre l’opportunità di scoprire luoghi di grande valore culturale e storico, di solito non accessibili al pubblico, e di contribuire alla conservazione del patrimonio italiano
La presidente regionale del FAI, Monica Scanu, ha sottolineato l’importanza di queste aperture per diffondere la conoscenza di siti di interesse e raccogliere fondi per la valorizzazione del patrimonio culturale della Sardegna.
Tra i tesori da non perdere, spicca la visita al nuraghe Bau Mendula, situato sulle pendici nord-occidentali del Monte Arci, al confine tra Villaurbana e Oristano. Questo sito, presto oggetto di importanti interventi di scavo archeologico finanziati dal Pnrr, promette di svelare nuovi segreti della civiltà nuragica.
Tesori inestimabili
A Sassari, l’attenzione sarà focalizzata sul museo Diocesano, mentre ad Alghero le porte si apriranno alle Tenute Sella & Mosca, un’immensa proprietà circondata da vigneti e un parco botanico.
Ad Olbia, il percorso toccherà Pedres e la sua storia millenaria, mentre ad Arbatax si potrà ammirare il faro di capo Bellavista e visitare la vicina Stazione meteorologica dell’aeronautica militare.
A Nuoro, sarà possibile esplorare l’architettura del “villaggio-isola” di Antoni Simon Mossa nel Museo del Costume, mentre a Cagliari si potrà riscoprire l’area archeologica di Vico III Lanusei, un vero e proprio viaggio attraverso i secoli della storia cittadina.
Infine, gli appuntamenti classici con le Saline Conti Vecchi ad Assemini e la Batteria militare Talmone a Palau completeranno questa straordinaria esperienza alla scoperta delle meraviglie della Sardegna.
Le Giornate FAI di Primavera offrono un’opportunità unica per immergersi nella storia e nella bellezza di questa regione, contribuendo al contempo alla sua conservazione e valorizzazione per le generazioni future.