Migliorare e diversificare la qualità delle carni ovine in Sardegna è l’obiettivo del progetto Incovi, finanziato dal Psr Sardegna 2014/2022. Il progetto coinvolge aziende agricole, agroalimentari, l’Università di Sassari e il Consorzio per la Tutela della IGP Agnello di Sardegna.
Nuove tecniche di ingrasso e incroci con arieti da carne sono le due leve su cui punta il progetto per rafforzare la filiera e il mercato delle carni. L’obiettivo è quello di valorizzare i capi a fine carriera e gli agnelloni pesanti, puntando sul perfezionamento della loro alimentazione.
Un progetto ambizioso che coinvolge diversi attori
“Si tratta di un progetto che non poteva che coinvolgerci direttamente”, spiega Battista Cualbu, presidente del Consorzio di tutela della Igp Agnello di Sardegna. “Il Contas è sempre particolarmente attento alle novità nelle tecniche di allevamento e al miglioramento della filiera della carne ovina”.
L’azienda capofila del progetto è la Daga Carni Srl. “Adottiamo una strategia che coinvolge tutti gli attori presenti sul territorio”, afferma Angelo Daga, imprenditore e socio dell’azienda di macellazione. “L’obiettivo è quello di promuovere la sostenibilità economica delle aziende ovine e aumentare la competitività dell’intera filiera a livello nazionale e internazionale”.
Ricerca scientifica e innovazione
Fondamentale in questo progetto il ruolo dell’Università di Sassari. “È importante porre attenzione scientifica all’alimentazione degli ovini a fine carriera”, spiega il professor Antonello Cannas, coordinatore del progetto di ricerca. “Questo progetto rappresenta un cambio di rotta in un’ottica di sviluppo virtuoso e diversificazione dei prodotti delle aziende zootecniche sarde”.
Il progetto prevede anche di migliorare le tecniche di allevamento e trasformazione di agnelloni da carne, ottenuti incrociando pecore sarde con arieti di razze da carne.
Un progetto per il futuro della Sardegna e delle sue carni
“Questa ricerca si inserisce all’interno di una serie di altri progetti che riguardano la produzione delle carni d’agnellone”, spiega Alessandro Mazzette, direttore del CONTAS. “Il mercato delle carni ci chiede produzioni costanti durante l’anno con protocolli standardizzati e animali di maggior peso. Questo impone una parziale revisione dei sistemi di allevamento e alimentazione”.
Il progetto Incovi rappresenta un’importante opportunità per il futuro della Sardegna. L’obiettivo è quello di creare una filiera più competitiva e sostenibile, in grado di valorizzare le carni ovine sarde e di conquistare nuovi mercati.